Una macabra storia di sangue, religione e politica conclusasi con un altrettanto lugubre scoperta – i cadaveri rannicchiati di due donne sepolti in un congelatore sottoterra. Lo sfondo è quello arido dell’America rurale. La contea è quella di Texas, che a discapito del nome si trova nel bel mezzo dell’Oklahoma.
Le protagoniste, loro malgrado, sono due donne: Veronica Butler, 27 anni, e Jilian Kelley, 39 anni. I cadaveri ritrovati dall’Oklahoma State Bureau of Investigation sono proprio i loro. La polizia ci ha messo quasi 48 ore per trovarli dopo aver scandagliato in lungo e in largo un’anonima fattoria di campagna con annesso allevamento di mucche. Accanto ai loro corpi anche alcuni oggetti (insanguinati) che non sembrano appartenere a nessuna delle due: nastro adesivo, due felpe, t-shirt, guanti di cotone e un coltello K-bar nero nel suo fodero.
Le cause dei due decessi non sono state ancora ufficialmente confermate, ma le autorità non hanno dubbi: le due amiche sono state “brutalmente assassinate”. E non a colpi di pistola.
Butler e Kelley erano state viste per l’ultima volta il 30 marzo mentre tornavano a casa da un viaggio in Oklahoma per portare i figli della prima, sorvegliati dalla nonna paterna Tifany Adams, a una festa di compleanno. Kelley faceva da accompagnatrice all’amica, che era autorizzata a vedere i propri figli solo un giorno alla settimana, ma stava combattendo un’aspra battaglia giudiziaria contro il suo compagno per la loro custodia.
Due settimane dopo l’ultimo avvistamento delle due, la polizia ha fiutato che qualcosa non tornasse. E sono scattate le manette. Il 13 aprile gli agenti hanno arrestato nonna Adams, 54 anni, il suo compagno Tad Cullum, 43 anni, oltre a Cole Twombly, 50 anni, e Cora Twombly, 44 anni. L’accusa per ciascuno di loro è di omicidio, rapimento e associazione a delinquere.
I quattro facevano infatti parte di una misteriosa setta chiamata “God’s Misfits” (“gli spostati di Dio”), capace di mescolare elementi di fanatismo religioso a cospirazionismo anti-governativo. Gli affiliati si riunivano regolarmente a casa dei Twombly e di un’altra coppia che, il giorno della scomparsa delle donne, stava custodendo i bambini.
Il compagno della nonna, Tad Callum, sarebbe colui che avrebbe affittato la fattoria dove sono state ritrovate le due vittime – a circa 14 chilometri di distanza dal luogo in cui la polizia aveva precedentemente trovato l’auto abbandonata delle donne, cosparsa di schegge di proiettili. E proprio Callum, secondo gli inquirenti, avrebbe scavato con un bulldozer la profonda buca dove sono stati gettati i corpi delle due, cercando di mimetizzare la terra rimossa coprendola con delle balle di fieno.
Quando l’FBI è arrivata a casa sua per arrestarlo, gli agenti si sono imbattuti anche in un uomo di nome Paul Grice, 31 anni. Notando un particolare insolito: un mignolo destro fasciato che il diretto interessato sosteneva fosse una ferita rimediata durante lavori di carrozzeria. Anche Grice, secondo un testimone, era uno “spostato di Dio” e si trovava a casa Twombly – e perciò temeva che la scientifica trovasse anche il suo DNA nella buca con i due corpi.
Il 31enne è stato infine arrestato e ha confessato a un agente di aver partecipato all’uccisione e alla sepoltura di Butler e Kelley. Ammissione confermata anche dai dati di due telefoni ritrovati all’interno del furgone dei Twombly al momento dell’arresto. La setta avrebbe in sostanza partecipato a un omicidio premeditato in ogni dettaglio: prima avrebbero aspettato che Butler e Kelley arrivassero a prendere i piccoli, per poi tendere loro un’imboscata fatale sulla rurale Highway 95 e trasportare i corpi in una fattoria abbandonata.
Una trama minuziosa che però gli inquirenti sono riusciti a sciogliere. E ora, da carnefici a vittime, gli “spostati di Dio” potrebbero ricongiungersi con il Creatore in caso di pena di morte.