La famosa villa Graceland di Presley nel Tennessee rischia di essere messa all’asta per saldare un presunto prestito aperto dalla figlia di Elvis, Lisa Marie Presley.
Ma la nipote del noto cantante americano, Danielle Riley Keough, si oppone alla decisione della corte e chiama in causa i creditori Naussany Investments e Private Lending LLC, dichiarando apertamente che si tratta di una frode: non solo questi ultimi non esistono, ma la tesi da loro sostenuta è del tutto priva di fondamenta.
Secondo la loro ricostruzione, infatti, Lisa Marie Presley avrebbe richiesto un prestito nel 2018 pari a 3,8 milioni di dollari, con Graceland come garanzia. Keough sostiene tuttavia che questa trattativa non sia mai avvenuta e che le firme utilizzate per portare avanti la richiesta di pignoramento siano state contraffatte.
La Elvis Presley Enterprises si è espressa a tal proposito affermando che “Queste affermazioni sono fraudolente. Non c’è una vendita di pignoramento. In poche parole, la contro-causa è stata presentata per fermare la frode”. I documenti stessi presentati da Naussany Investments sarebbero dunque stati compromessi appositamente “Lisa Marie Presley non ha mai preso in prestito denaro da Naussany Investments e non ha mai dato loro un atto di fiducia … sembra essere una falsa entità creata allo scopo di frodare”.
Keough ha così ottenuto un ordine restrittivo temporaneo contro qualsiasi vendita che avvenga prima dell’udienza prevista presso la Shelby County Chancery Court questo mercoledì (un giorno prima della vendita della villa in cui Elvis visse dal 1957 fino alla sua morte nel 1977): l’accusa è di vendita “non giudiziaria” basata su documentazione che viola la legge del Tennessee.
Naussany Investments non ha rilasciato dichiarazioni a riguardo né ha risposto ad una richiesta di commento dell’intera vicenda.