Lo scorso sabato, in Texas, 706 Kyle si sono riuniti nella speranza di ottenere il primato del più grande raduno di persone omonime.
Un sforzo che ha coinvolto adulti e bambini, uomini e donne, impegnati a combattere per un unico obiettivo, sotto il caldo sole della città di Kyle. Per l’occasione, i partecipanti hanno indossato una t-shirt bianca decorata con un logo azzurro su cui era riportato a caratteri cubitali il nome in competizione. Mentre alcuni si intrattenevano con danze, i più piccoli hanno approfittato dell’atmosfera di festa per fare un giro sulle giostre. Il tutto sotto la sgargiante bandiera “Kyle” dalle tinte rosse e bianche.
Un entusiasmo contagioso che ha creato forti aspettative circa la riuscita dell’impresa che si è tuttavia conclusa con profonda amarezza, non senza le dovute motivazioni. Secondo la Social Security Administration, che tiene annualmente traccia dei nomi di ragazze e di ragazzi in ogni Stato, Kyle non rientra infatti tra i nomi più popolari negli Stati Uniti e, anzi, si classifica solo al 416° posto tra i quelli maschili nel 2023.
Secondo i dati restituiti dal Guinness World Records, la città che, invece, presenta il maggior numero di persone riunite con il medesimo nome si trova nella città di Kupres, in Bosnia-Erzegovina, con un totale di 2.325 Ivan. Cifra che ha decretato la sua vittoria nel 2017 e che, malgrado la grinta della città di Kyle, le garantisce tuttora la nomina di campionessa imbattuta.
Il segreto di questo successo è dovuto anche alla mobilitazione di tante persone che allora scelsero di prendere parte all’iniziativa mettendosi in viaggio dalla Croazia; all’arrivo li attesero banchi colmi di cibo e di bevande messi a disposizione per l’intera giornata, oltre a eventi puntualmente organizzati a partire della messa del mattino fino al concerto serale con numerosi artisti pronti ad esibirsi.
Prima di allora il record era detenuto da Dubai che al 10 febbraio 2005 ha registrato 1.096 Mohammed in un unico luogo.