La National Rifle Association, principale lobby pro-armi d’America, ha ufficialmente appoggiato Donald Trump in vista delle prossime elezioni presidenziali di novembre.
L’ex presidente e attuale candidato repubblicano alla Casa Bianca ha incassato la benedizione della NRA poco prima che salisse sul palco del raduno annuale dell’organizzazione tenutosi sabato a Dallas: “L’approvazione dei fieri patrioti dell’NRA! Questi sono grandi patrioti! Queste sono grandi persone! Faremo cose che nessuno può credere”, ha detto l’ex presidente, che ha raccomandato ai possessori di armi di votare a novembre.
“Dobbiamo portare i possessori di armi a votare”, ha detto Trump. “Penso che siate un gruppo ribelle. Ma siamo ribelli e votiamo questa volta”. Per la lobby si tratta del terzo endorsement consecutivo a favore di Trump dopo il 2016 e il 2020.
Nel suo comizio Trump ha sostenuto che il Secondo Emendamento della Costituzione USA – quello che stabilisce il diritto di ogni cittadino ad avere un’arma – “è una questione molto importante nel voto” di novembre, aggiungendo che se il rivale democratico Joe Biden “otterrà altri quattro anni, verranno a prendere le vostre armi, al 100%. Da almeno 40 anni Joe il disonesto sta cercando di strappare le armi da fuoco dalle mani dei cittadini rispettosi della legge”.
Al contrario, Trump si è definito “il miglior amico che i possessori di armi abbiano mai avuto alla Casa Bianca”, nonostante gli Stati Uniti si trovino ad affrontare un numero record di morti per sparatorie di massa: l’anno scorso le vittime sono state ben 217.
Il guru GOP ha ribadito il suo impegno a licenziare il direttore dell’Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF) nel primo giorno di un’eventuale amministrazione – accusando l’agenzia, che fa rispettare le leggi statunitensi sulle armi, di essere troppo severa con con i possessori di armi da fuoco e di revocare le licenze per motivi futili.
Durante il suo discorso, Trump se l’è presa non solo con Biden ma anche con il candidato indipendente Robert F. Kennedy Jr., definendolo un esponente della “sinistra radicale” e “un disastro”, e facendo notare che Kennedy aveva definito l’NRA un “gruppo terroristico”.
Il Comitato nazionale repubblicano e il team elettorale di Trump hanno rivelato nelle scorse ore di aver formato una nuova alleanza chiamata “Gun Owners for Trump”, composta da sostenitori dei diritti delle armi e da coloro che lavorano nel settore delle armi.
Biden ha invece fatto della riduzione della violenza sulle armi una priorità assoluta sia della sua attuale amministrazione sia della sua campagna di rielezione. Da anni il presidente esorta il Congresso a mettere fuori legge le armi d’assalto, responsabili della gran parte delle stragi che avvengono negli Stati Uniti.