17 dei 20 medici volontari statunitensi intrappolati a Gaza sono riusciti a lasciare l’enclave: lo ha dichiarato Il consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. Quest’ultimo ha inoltre aggiunto che, ora, coloro che desidereranno tornare a casa potranno farlo. “Non parlerò per gli altri tre medici-ha affermato Kirby- ma posso assicurarvi che tutti quelli che volevano andarsene adesso sono fuori da quel territorio”.
I dottori americani che sono riusciti a lasciarsi alle spalle Gaza facevano parte di un gruppo di operatori sanitari che non avevano potuto lasciare l’area in questione dopo che Israele aveva chiuso il valico di frontiera di Rafah. Dieci degli operatori erano membri dell’Associazione medica palestinese, con sede negli Stati Uniti. In precedenza avevano programmato di partire dopo una missione di due settimane presso l’European Hospital di Khan Younis, città nei pressi di Rafah.
Un portavoce del Dipartimento di Stato ha detto che alcuni dei medici che erano rimasti bloccati si sono messi in salvo grazie all’ausilio dell’Ambasciata americana a Gerusalemme. Tre dei dottori statunitensi hanno invece scelto di non lasciare Gaza, nonostante ora l’Ambasciata USA potrebbe non essere in grado di facilitare la loro partenza. Tra questi, vi è anche Adam Hamawy, noto per aver salvato la vita della pilota Tammy Duckworth in Iraq, abbattuta da un missile nel 2004, oggi senatrice dell’Illinois.

La Palestinian American Medical Association, inoltre, ha riferito che al suo team di 19 operatori sanitari, tra cui 10 americani, è stata negata l’uscita da Gaza dopo la loro missione di due settimane. Mercoledì, sui social media, l’organizzazione ha dichiarato di avere altri medici in attesa di entrare a Gaza per sostituire gli operatori che stanno cercando di partire.
Israele ha sequestrato e chiuso il valico di frontiera di Rafah, tra Gaza e l’Egitto, il 7 maggio, interrompendo un percorso vitale per le persone e gli aiuti in entrata e in uscita dall’enclave devastata. Il sistema sanitario di Gaza è sostanzialmente collassato da quando l’esercito avversario ha iniziato la sua offensiva militare dopo gli attacchi del 7 ottobre da parte dei militanti di Hamas.
Nel frattempo, le consegne di aiuti sono iniziate ad arrivare al molo costruito dagli Stati Uniti al largo della Striscia di Gaza, nella giornata di venerdì. Dal canto suo, infine, il presidente Joe Biden ha dichiarato che non fornirà a Israele armi e proiettili d’artiglieria se lancerà un’offensiva a Rafah, dove attualmente sono rifugiati milioni di palestinesi.