Scottie Scheffler, il numero uno del golf mondiale, è finito in prigione questa mattina prima di tornare sul “green” del Valhalla Golf Club dove si sta svolgendo la 106/a edizione del PGA Championship. È stato arrestato a Louisville in Kentucky, accusato di aggressione a un agente di polizia e guida spericolata.
Il golfista, 27 anni, è stato bloccato dagli agenti dopo che andava contromano verso l’ingresso del Valhalla Golf Club, disubbidendo all’ordine dei poliziotti di fermarsi.
Poco dopo l’alba, a poche decine di metri dall’ingresso dello stabilimento, si era formato un ingorgo di traffico perché un pedone era stato investito e ucciso da un pulmino-navetta del golf club. Scheffler, che lo scorso aprile per la seconda volta ha vinto il Masters, ha cercato di passare con la sua automobile nonostante l’alt degli agenti.
Scheffler in un comunicato ha descritto l’incidente come il risultato di un “grosso malinteso”.
Il giornalista della ESPN, Jeff Darlington, che per conto del canale sportivo segue le gare di golf, è stato testimone oculare dell’incidente. In diretta ha detto di aver visto Scheffler “preso in custodia dalle forze dell’ordine, messo nel retro di un veicolo della polizia in manette dopo che aveva cercato di aggirare le barriere poste per deviare il traffico. Quando non si era fermato all’ordine dei poliziotti, uno di questi si è aggrappato al veicolo. Scheffler ha poi percorso altri 10 metri prima di spegnare l’auto. Uno degli agenti lo ha afferrato per il braccio nel tentativo di tirarlo fuori prima che il golfista alla fine aprisse la portiera. A quel punto è stato fatto uscire con la forza, spinto contro l’auto e ammanettato”.
I capi d’accusa formulati dalla polizia di Louisville sono di aggressione di secondo grado contro un agente, atti criminali di terzo grado, guida spericolata e mancata osservanza dei segnali stradali da parte di chi dirige il traffico. Poi liberato, Scheffler è tornato al Valhalla Golf Club per proseguire il torneo di golf.
