Il telescopio spaziale Hubble, lanciato dalla NASA e in funzione da oltre 30 anni, sta per finire la propria corsa.
Dopo aver restituito per decenni immagini mozzafiato dell’universo, svelandone l’evoluzione e permettendo l’indagine di numerosi fenomeni cosmici, Hubble sta lentamente scendendo verso la Terra andando incontro a un destino di fiamme al primo impatto con l’atmosfera. La data prevista è intorno al 2034.
Un campanello di allarme che fa preoccupare notevolmente e che richiede un intervento tempestivo: Jared Isaacman, astronauta privato che ha orbitato intorno alla Terra su una capsula SpaceX, non solo si è interessato alla questione, ma sta anche meditando i dettagli per compierla.
L’idea è quella di formare un equipaggio di manutenzione e di portarlo su Hubble, sotto l’ala protettiva dell’azienda di Elon Musk, SpaceX. A questo punto occorre il nulla osta da parte della NASA che, tuttavia, si mostra titubante a riguardo e non senza le dovute motivazioni.
Il successo dell’impresa decreterebbe il risparmio di una considerevole cifra, che la missione in sé richiede, oltre che garantire l’allungamento della vita del telescopio. Per contro, se qualcosa dovesse malauguratamente frapporsi tra gli astronauti e l’obiettivo, lo scenario si tingerebbe di sfumature macabre: la Terra sarebbe testimone dei cadaveri dell’equipaggio legati ad Hubble nello spazio.
Ad ogni modo, Isaacman non demorde e precisa non solo che tale viaggio dovrebbe essere un “gioco da ragazzi”, ma anche che “questa dovrebbe essere una facile decisione rischio/ricompensa”. Al contempo, non nega di aver riscontrato alcune ostilità: “Finora, c’è stato solo un gruppo che avrebbe mai toccato Hubble. E penso che abbiano un’opinione su chi dovrebbe o non dovrebbe essere autorizzato ad arrivarci”, ha dichiarato a febbrario alludendo al monopolio della NASA. Ha concluso con amarezza nei confronti della politica e delle responsabilità in merito alla questione spaziale: “Sono un po’ preoccupato che l’orologio si stia esaurendo con questo gioco e, con questi tempi, potrebbe non esserci un Hubble da salvare”.
Andrew Feustel, che vanta tre passeggiate spaziali per rinnovare Hubble nel 2009, si è schierato dalla sua parte, mostrando ammirazione per la determinazione nel voler condurre la missione: “L’idea è buona. Non credo che nessuno dubiti che sia possibile”.
L’ostacolo principale restano tuttavia alcuni dati oggettivi: nessuno ha ancora fatto una passeggiata spaziale partendo da una capsula di Musk e, oltretutto, le tute EVA (extravehicular activity), progettate da SpaceX, sono state presentate solo lo scorso 4 maggio. Sebbene queste infatti siano state studiate nei dettagli – dai materiali che risultano migliorati alle giunture lavorate alla perfezione affinché gli astronauti godano della massima mobilità -, il dubbio sulla loro effettiva funzionalità persiste e la NASA non intende assumersi questa responsabilità.
The SpaceX Extravehicular Activity (EVA) suit → https://t.co/z2Z9iVpt6x #Maythe4thBeWithYou pic.twitter.com/peETlLCcDP
— SpaceX (@SpaceX) May 4, 2024
Quanto alle passeggiate spaziali private, Isaacman ha dichiarato che queste potrebbero verificarsi entro poche settimane poiché è in programma una serie di voli di SpaceX, chiamata “Polaris Program” e nata proprio con l’intento di “avanzare rapidamente le capacità di volo spaziale dell’essere umano”.
Un portavoce della NASA ha comunque riferito attraverso una e-mail che si aspettano “di fornire un aggiornamento su questo studio a fine primavera/inizio estate”, per poi rettificare mercoledì la scadenza: “Stiamo lavorando per condividere qualcosa entro questa settimana”.