A chi non piacerebbe almeno per un giorno sfuggire dal caos che costantemente ci circonda, entrare in un luogo dove il silenzio diviene avvolgente tanto da pervadere i sensi?
In Minnesota agli Orfield Laboratories tutto questo è possibile. Isolarsi dai rumori e entrare nella loro camera anecoica ovvero “priva di eco” può diventare addirittura un’esperienza mistica.
La stanza definita il luogo più silenzioso della Terra consente ai visitatori di rimanere al suo interno per un’ora per una sessione privata dal costo di 400 dollari e ascoltare i suoni del corpo, battito di ciglia incluso. Chi entra nello speciale ambiente può sentire il sangue che pulsa nella testa, come lo scorrere del sangue nelle vene.
Tutto questo è possibile perché il rumore di fondo viene attutito fino a venir misurato in decibel negativi, cioè al di sotto della soglia dell’udito umano.
Nel 2004, nella camera è stata registrata una intensità sonora di -9,4 decibel ponderati A, o dBA – e dopo vari miglioramenti nel novembre 2021 ha raggiunto una misurazione di -24,9 dBA.
Il valore è sorprendente se si considera che l’intensità del respiro raggiunge, in media, i 30 decibel, e quella di una persona vicina arriva a 10 decibel.
“Quando c’è silenzio, le orecchie si adattano”, ha dichiarato alla stampa Steven Orfield, il fondatore del laboratorio, più la stanza è silenziosa, più cose si avvertono. Possibile udire il cuore che batte, ma anche i suoni dei polmoni e dello stomaco. Nella camera anecoica, tu diventi il suono”.
L’ambiente progettato appositamente per impedire alle onde sonore di riflettersi sulle pareti, si compone di lamine in acciaio e strati di materiali fonoassorbenti che isolano completamente, come rigidi cunei di fibra di vetro disposti su tutti i lati.
La camera di Orfield Laboratories viene utilizzata anche per esperimenti, soprattutto dalle aziende che devono testare l’impatto acustico dei loro prodotti. Anche la NASA ha inviato i suoi astronauti in un locale simile per aiutarli a adattarsi al silenzio dello spazio.
Tuttavia come sottolineato da Orfield, anche se il luogo appare una vera oasi di pace, può nascondere delle insidie. “Può essere profondamente disorientante. Senza il ronzio della vita quotidiana, non ci si hanno punti di riferimento, dopo un po’ è persino difficile rimanere in piedi”.