Ammonta ad un milione di dollari, più il costo delle tasse scolastiche pari a circa 70.000 dollari, la cifra rimborsata a due ex studenti ingiustamente espulsi da un liceo della California.
Il verdetto risale al 6 maggio ma lo spiacevole evento, frutto di un’eclatante incomprensione, è datato agosto 2017, quando Holden Hughes, 14 anni, e l’amico, di cui non è stato rivelato pubblicamente il nome ma a cui i giudici si sono riferiti chiamandolo A.H., hanno applicato una maschera verde scuro sul proprio volto per curare le impurità della pelle dovute all’acne.
Trovando il proprio aspetto alquanto “silly”, i giovani si sono dunque scattati una foto a testimonianza dell’evento, senza nessuna intuizione dello scandalo che si sarebbe scatenato a seguire. Nel giugno 2020 infatti l’immagine ha cominciato a circolare e, una volta giunta all’attenzione della Saint Francis High School (SFHS), si è gridato al razzismo.
Le conseguenze per i due studenti sono state delle peggiori: l’espulsione, quindi tutti gli effetti collaterali che ne seguono, tra cui la perdita di autostima e un’ostinata difficoltà a costruirsi un futuro accademico.
Da qui la loro decisione di chiamare in causa la scuola per numerose ragioni quali diffamazione, violazione dei diritti legali e violazione del contratto. Un’azione che ha fruttato i risultati sperati per Hughes e A.H. e che ha aperto la strada a nuove battaglie legali, come meglio precisa anche Krista Lee Baughman, avvocata di uno dei due ex studenti. “La giuria ha giustamente confermato che le procedure della Francis High School erano ingiuste nei confronti dei nostri clienti e che la scuola non è al di sopra della legge … questo caso è significativo per il suo effetto innovativo su tutte le scuole superiori private in California, che ora sono legalmente tenute a fornire una procedura equa agli studenti prima di punirli o espellerli”.
Anche la famiglia di Hughes spera in un risvolto positivo della spiacevole vicenda, confidando che questa sia il principio di una lunga serie di accortezze verso gli studenti presenti e futuri da parte del Consiglio di amministrazione della Saint Francis High School. La scuola, tuttavia, non intende accontentarsi del verdetto, al contrario, è decisa ad approfondire a propria volta la questione. “Apprezziamo il verdetto della giuria che respinge le due principali affermazioni dei querelanti di diffamazione e violazione del contratto e li ringraziamo per la loro analisi ponderata … la giuria ha giustamente scoperto che non abbiamo violato il nostro manuale, non abbiamo violato i diritti di libertà di parola degli studenti e non abbiamo diffamato gli studenti” ha dichiarato, aggiungendo comunque di non essere d’accordo con l’accusa di iniquità.
Poi conclude con un appello di fede e speranza per il proprio futuro “siamo grati per il forte sostegno della nostra comunità in tutto questo caso. Non vediamo l’ora di lasciarci alle spalle la questione in modo da poter tornare a concentrarci esclusivamente sull’educazione del nostro vibrante corpo studentesco e sul vivere i valori cattolici della tradizione della Santa Croce, che sono radicati nella speranza, nel rispetto, nell’integrità e nella famiglia”.