Ragni, scorpioni e tarantole nello zaino. Un curatore dell’American Museum of Natural History di New York è stato arrestato all’aeroporto di Istanbul, in Turchia, dopo aver tentato di esportare 1.500 campioni di questi insetti fuori dal Paese. Si tratta di Lorenzo Prendini, 50 anni, sudafricano di origine, ma newyorkese per lavoro. È un esperto di aracnidi presso il famoso museo dell’Upper West Side.
La polizia turca lo ha arrestato dopo aver rinvenuto nel suo bagaglio 88 bottiglie di plastica che contenevano liquidi velenosi e 58 sacchetti con all’interno circa 1.500 scorpioni, tarantole e ragni endemici morti. Il pane quotidiano per Prendini che, come si legge sul sito web del museo, viene indicato come curatore esperto di aracnidi e millepiedi per cui ha visitato oltre 30 Paesi del mondo.
L’ipotesi che si fa strada fra gli agenti è che parte del veleno di scorpione che Prendini conservava ben protetto all’interno del suo zaino fosse destinato alla preparazione di farmaci, che sul mercato hanno un valore di oltre 10.000 dollari.
Contraddittoria, invece, la versione del curatore. L’uomo infatti sostiene che la polizia abbia completamente ignorato i permessi ottenuti dal governo turco per l’esportazione dei campioni, necessari per portare a termine le sue ricerche. “Le autorità hanno violato il giusto processo. Sembra che vogliano già dichiararmi colpevole davanti al tribunale dell’opinione pubblica”.
Le forze dell’ordine, sempre secondo Prendini, avrebbero preso in considerazione soltanto la testimonianza di un “esperto”, con cui l’uomo e altri collaboratori turchi avrebbero un conflitto di interessi.
Prendini ha specificato all’Associated Press di essere comparso davanti a un giudice e di essere stato successivamente rilasciato senza formulazione di accuse.