È cominciato questa mattina nella corte federale di Manhattan il processo al senatore Bob Menendez.
Oscurato dal procedimento giudiziario che si sta celebrando nel “palazzo accanto”, quello di Donald Trump, questo rischia di far perdere la sottilissima maggioranza che i democratici hanno alla Camera alta.
Il senatore è stato incriminato insieme alla moglie per corruzione. Oltre a loro due sono state rinviate a giudizio altre tre persone, i corruttori: Jose Uribe, Fred Daibes e Wael Hana. La moglie del senatore, Nadine, verrà processata a luglio, rinviato a causa di questioni di salute.
In casa dei Menendez gli agenti dell’FBI hanno trovato, nel corso di una perquisizione. una ventina di lingotti d’oro, quasi tutti in un armadio guardaroba messi nelle tasche delle giacche del senatore. In decine di scatole delle scarpe c’erano mazzette di biglietti di 100 dollari, quasi mezzo milione.
Le indagini hanno messo in evidenza che alla coppia era stata regalata una Mercedes-Benz decappottabile e che era stato pagato gran parte del mutuo della loro casa di Englewood Cliff in New Jersey. Inoltre la moglie del senatore era stata assunta come dirigente nell’azienda di uno dei coimputati dove non è mai andata a lavorare.
Nelle indagini, portate avanti da una squadra di pubblici ministeri sotto la guida del procuratore federale Damian Williams del South District di Manhattan, è stato scoperto che uno dei coimputati dei Menendez, Wael “Will” Hana, che aveva ottenuto l’esclusiva da parte del governo egiziano per importare dagli Stati Uniti la carne halal verso l’Egitto, si era “sdebitato” con il senatore che lo aveva favorito per ottenere le licenze di esportazione. Nadine Menendez aveva con Hana un lungo rapporto di amicizia. Fu lei, infatti, a presentarlo al marito.
Il Dipartimento di Giustizia afferma che Menendez, mentre era presidente della Commissione Esteri del Senato, svolgeva in realtà il lavoro di lobbysta per conto dell’Egitto, manovrando dietro le quinte per inviare aiuti militari al Cairo nonostante il Congresso fosse contrario a causa delle violazioni dei diritti umani da parte del Paese arabo.
Menendez, inoltre, avrebbe fornito informazioni sensibili e non pubbliche a funzionari egiziani, divulgando il numero di persone di stanza presso l’ambasciata americana al Cairo e la loro nazionalità. L’accusa afferma che Menendez ha anche scritto una lettera ad altri senatori, chiedendo di rilasciare 300 milioni di dollari in aiuti all’Egitto che da mesi erano bloccati.
Il senatore è anche accusato di aver usato la sua influenza nel 2020 per cercare di convincere l’ufficio del procuratore federale del New Jersey ad archiviare il procedimento giudiziario contro Daibes che era stato incriminato per una truffa. Daibes in seguito si è dichiato colpevole ed è stato condannato alla libertà vigilata.
Non è questo il primo processo in cui il senatore del New Jersey è finito sul banco degli imputati. Nel 2017 venne incriminato per aver ricevuto nel 2012 circa 700 mila dollari donati ai comitati elettorali a sostegno della sua candidatura per la rielezione. Oltre ai soldi ottenne lussuose sistemazioni durante i suoi viaggi, viaggi non dichiarati fatti su un jet privati e soggiorni in una villa nella Repubblica Dominicana di proprietà del suo amico e coimputato all’epoca, l’oculista della Florida Salomon Melgen. Il caso si è concluso senza una condanna dopo che i giurati non sono stati in grado di raggiungere un verdetto unanime e i pubblici ministeri hanno deciso di non processarlo nuovamente. Menendez e Melgen avevano presentato una difesa unitaria sette anni fa, descrivendo un’amicizia di lunga data e frequenti viaggi insieme.
Questa volta invece c’è un “pentito”. Una delle persone che avrebbero corrotto Menendez si è già dichiarata colpevole e ha accettato di collaborare con i pubblici ministeri. Jose Uribe che ha patteggiato il suo verdetto ha raccontato di aver consegnato a Nadine Menendez 15 mila dollari in contanti in un parcheggio il giorno prima che lei consegnasse 15 mila dollari di deposito per una Mercedes-Benz decappottabile. La moglie del senatore aveva bisogno di una macchina perché aveva distrutto un’altra Mercedes in un incidente in cui venne ucciso un pedone a Bogotà, nel New Jersey. Nadine Menendez non è stata accusata della morte dell’uomo.
“Sono innocente e lo dimostrerò”, ha detto il senatore agli elettori in un videomessaggio a marzo.
Ma il governatore Phil Murphy, il senatore Cory Booker e una serie di altri democratici del New Jersey hanno invitato Menendez a dimettersi. Un sondaggio pubblicato a marzo dalla Monmouth University ha rilevato che il 63% degli intervistati nello Stato ha affermato che Menendez avrebbe dovuto lasciare l’incarico, rispetto al 28% intervistato dopo la sua incriminazione nel 2015.
Dodici senatori nella storia degli Stati Uniti sono stati incriminati mentre erano in carica. Sei sono stati condannati. Due di queste condanne sono state successivamente annullate dai tribunali. Menendez è l’unico senatore ad essere incriminato in due indagini penali non correlate.