Due sciatori che stavano facendo fuoripista con un terzo compagno sono stati uccisi da una valanga sul Lone Peak dello Utah, la mattina del 9 maggio. Secondo quanto riferito dalle autorità si tratta di due uomini di 23 e 32 anni. Il terzo sciatore, sommerso anche lui dalla neve, è riuscito a liberarsi e ha tentato di aiutare gli amici, ma non è riuscito a tirarli fuori; è stato poi elitrasportato in ospedale.
Le squadre di soccorso non sono ancora riuscite a recuperare i corpi sul pendio scosceso in cui è avvenuta la valanga perché il rischio di nuove slavine è eccessivo. L’area a nord di Lone Peak è particolarmente ripida e ciò complica notevolmente le operazioni di recupero.
Lone Peak è una delle vette più alte della Wasatch Range, che sovrasta la capitale dello Utah, Salt Lake City. La sua conformazione ripida lo rende un luogo molto apprezzato dagli sciatori e dagli scalatori esperti.
Le valanghe possono verificarsi improvvisamente, ma secondo Craig Gordon dello Utah Avalanche Center, l’ente che si occupa di documentare le valanghe nello Stato, “slavine così estese e pericolose sono rare alla fine della stagione sciistica in questo momento dell’anno”. Secondo l’UAC, è il primo caso registrato di morti per valanghe in primavera così avanzata.
Secondo i dati raccolti, negli Stati Uniti si sono verificati da questo inverno almeno 15 decessi per incidenti di questo tipo. Il Colorado Avalanche Information Center, che tiene traccia della cifra a livello federale, aveva contato già 13 morti causate dalle valanghe prima che le autorità annunciassero i decessi di ieri.