Ronnie Wiggs, un uomo originario del Missouri, ha confessato di aver ucciso la propria moglie, ricoverata in ospedale, poiché non poteva più permettersi di pagare le sue cure. Wiggs è comparso per la prima volta davanti al giudice lunedì, con l’accusa di omicidio di secondo grado. Giovedì è stata fissata un’udienza per rivedere la sua cauzione di 250.000 dollari.
Venerdì, sua moglie stava ricevendo un nuovo trattamento per la dialisi quando il personale del Centerpoint Medical Center di Independence ha chiamato un “codice blu” perché non rispondeva. I sanitari hanno stabilito che la povera donna era cerebralmente morta.
Il giorno successivo, Wiggs, tornato presso il nosocomio con il figlio, ha confessato tutto: “Sono stato io. L’ho soffocata e l’ho uccisa”. L’uomo è stato successivamente preso in custodia dalle forze dell’ordine, alle quali avrebbe spiegato di aver tappato il naso e la bocca della consorte per impedirle di respirare e di chiamare aiuto.
Ha inoltre affermato di essere depresso da diverso tempo e di avere serie difficoltà economiche. Il cittadino del Missouri non riusciva più a pagare né le comuni bollette né le spese mediche della moglie, ed ha deciso così di intraprendere la scelta più tragica possibile.
Wiggs avrebbe inoltre affermato che quello dello scorso weekend non era stato il primo tentativo durante il quale aveva provato ad uccidere la donna. Già in passato, infatti, quando quest’ultima era ricoverata in una clinica di riabilitazione, l’uomo aveva provato a soffocarla nel sonno. Al tempo, però, lei si era svegliata, intimandogli di non farlo mai più.
Nonostante ciò, Wiggs voleva riprovarci poco tempo dopo, ma decise di rinunciare poiché la consorte era monitorata da diversi monitor.
Nel corso dell’ultimo weekend, sfortunatamente, il suo terzo tentativo è andato a segno. Approfittando della stanza deserta, il settantenne del Missouri ha ucciso la propria consorte, confessando il suo crimine poche ore dopo.