Novecento è stato il bilancio delle persone morte per il caldo la scorsa estate solo nello Stato dell’Arizona. Il governo statale ha deciso di istituire una figura che si occupi unicamente di studiare nuove soluzioni per affrontare la stagione che va da maggio a settembre. Durante la Settimana di sensibilizzazione sul caldo, dal 6 al 10 maggio, il dottor Eugene Livar ha dichiarato che sta lavorando con le amministrazioni locali e i gruppi no-profit con l’obiettivo di aprire più “centri di rinfresco” e garantire che le case abbiano condizionatori funzionanti andando verso i mesi più roventi.
“Non vogliamo che questo accada di nuovo”, ha spiegato Livar, medico presso il Dipartimento dei Servizi Sanitari dell’Arizona e nominato qualche mese fa il primo responsabile del caldo degli Stati Uniti dalla governatrice Katie Hobbs. “Non possiamo controllarlo, ma possiamo preparare la nostra risposta. Ed è su questo che siamo concentrati”.
Alla conferenza dove è intervenuto Livar hanno partecipato anche i rappresentanti delle contee di Phoenix, Tempe e Maricopa, fra cui lo scienziato David Hondula, il primo capo dell’ufficio del caldo di una città statunitense – appunto Phoenix, la più rovente degli USA. La scorsa estate, la capitale dell’Arizona ha registrato una temperatura media giornaliera di 36,1°C a giugno e luglio e ad agosto ha superato il record di 35,9°C. Per la prima volta l’amministrazione ha deciso di tenere aperti 24 ore su 24 due dei centri di rinfresco distribuiti in tutta la città. Si tratta di una biblioteca pubblica e un ospizio.
Il clima estremo sta mettendo in ginocchio gli Stati Uniti ed è il momento di trovare soluzioni efficaci e adottarle. L’episodio più recente è in Texas dove, nel Sud-Est, da un paio di giorni, la pioggia non smette di scendere, l’acqua dei fiumi a Nord di Houston hanno raggiunto un livello record e migliaia di persone sono state evacuate a causa delle inondazioni. Ma il fenomeno non sembra fermarsi: secondo le previsioni, la situazione dovrebbe peggiorare ulteriormente. Purtroppo fino a quando non finirà di piovere non sarà nemmeno possibile intervenire o fare una stima totale dei danni. Per il momento, per fortuna, non ci sono stati feriti né morti.