È una lunga storia quella delle accuse di molestie sessuali a Gérard Depardieu e il celebre attore francese questa volta finirà in tribunale sotto processo a ottobre 2024.
Fermato lunedì 29 aprile per le molestie denunciate da almeno due donne, il 75enne Depardieu è stato a lungo interrogato in questura e rilasciato in serata, poi la procura di Parigi ha annunciato l’avvio del procedimento.
L’attore è accusato da Amélie, 53 anni, decoratrice di set del film Les Volets verts, di Jean Becker, denuncia depositata il 23 febbraio scorso per aggressione, molestie e insulti sessisti. Tutto sarebbe accaduto il 10 settembre 2021; dopo averle rivolto alcune frasi oscene Depardieu l’avrebbe “afferrata brutalmente, bloccata chiudendomi addosso le gambe come un granchio, poi mi ha toccato la vita, l’addome, fino ai seni” aveva detto in febbraio la donna in una intervista alla rivista Mediapart. Sarebbe stata una guardia del corpo di Depardieu ad allontanarlo.
L’altra accusa è relativa a fatti avvenuti nel 2014: secondo una ex assistente di produzione, che aveva allora 24 anni, sul set del film Le Magicien et les Siamois di Jean-Pierre Mocky Depardieu le avrebbe messo “le zampe addosso dappertutto”.
Depardieu contesta le accuse, e lo scorso ottobre aveva pubblicato una lettera aperta sul quotidiano Le Figaro affermando che “mai e poi mai ho abusato di una donna”. Ma il suo caso è diventato il centro del movimento #MeToo in Francia, e il divo ormai per una parte dell’opinione pubblica è il simbolo dell’uomo arrogante.
Almeno una ventina di donne nel corso degli anni hanno già testimoniato contro il divo, per film girati fra il 2004 e il 2022. La prima fu Charlotte Arnauld, giovane attrice (oggi ha 28 anni); il processo per stupro e molestie si è aperto nel 2020. In Spagna, l’attore è stato denunciato dalla giornalista e scrittrice Ruth Blaza che l’accusa di averla violentata nel 1995 – lei aveva 23 anni – mentre cercava di intervistarlo sul film Colonel Chabert. Un’altra attrice francese, Hélène Darras, lo ha denunciato per molestie sul set del film Disco del 2007: il divo avrebbe cercato di convincerla a seguirlo nel suo camerino e al suo rifiuto l’avrebbe palpeggiata.
Una sequela di denunce contro un personaggio già controverso per altri motivi. Grande attore anche di Francois Truffaut, protagonista de L’ultimo metrò accanto a Catherine Deneuve e La signora della porta accanto accanto a Fanny Ardant, Depardieu si conquistò la celebrità già da giovane e da allora è stato protagonista della scena cinematografica francese. È anche stato politicamente criticato per il suo aperto sostegno alle politica di Vladimir Putin, a lungo suo amico personale (Depardieu ha anche ottenuto la nazionalità russa), salvo rinnegarlo nel 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina quando ha parlato della “folle deriva” del presidente russo. La ministra della Cultura Rima Abdul Malak nel frattempo ha annunciato una procedura disciplinare che potrebbe portare al ritiro della Legione d’Onore di cui Depardieu fu insignito dal presidente Jacques Chirac nel 1996.
Lo scorso dicembre ha fatto scalpore una intervista televisiva in cui il presidente francese Emmanuel Macron, stuzzicato sul tema Depardieu, si è schierato a fianco dell’attore difendendo la presunzione d’innocenza. “Sono un grande ammiratore di Depardieu, è un grande attore. Genio della sua arte, ha fatto conoscere la Francia in tutto il mondo”, aveva detto Macron, parlando di “caccia alle streghe”. Qualche settimana dopo, si è barcamenato in un’altra intervista in tv ribadendo il concetto ma aggiungendo “se ho un rammarico è di non aver chiarito quanto sia importante la parola delle donne vittime di violenza e quanto questa lotta sia per me essenziale”.