Nonostante manchi ancora qualche mese alle elezioni, Eric e Don Trump, figli del tycoon, starebbero già lavorando alla formazione della prossima squadra governativa che sosterrà il padre, qualora quest’ultimo dovesse vincere la tornata elettorale di novembre.
A differenza del passato, però, stavolta tutte le posizioni saranno assegnate principalmente in base alla lealtà ed alla fedeltà nei confronti di Trump, mentre le diverse capacità nello svolgere le rispettive funzioni passeranno in secondo piano. Nel caso in cui dovesse battere Biden, infatti, Trump non vorrà intorno a sé figure indipendenti, ma solo persone di grande fiducia, in linea con le sue idee e quelle del partito repubblicano.
Alcune fonti molto vicine al tycoon hanno rivelato ad Axios che l’obiettivo di Don Jr., in tal senso, sarebbe quello di “tenere i John Bolton della situazione fuori da una seconda amministrazione Trump”, facendo riferimento all’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, che aveva scritto un libro nel quale critica aspramente l’attuale candidato del GOP. I figli dell’ex presidente, inoltre, stanno svolgendo questo lavoro poiché Trump sarebbe fortemente irritato da alcuni gruppi della destra, come la a Heritage Foundation, che sostengono di voler essere in prima linea nel vagliare il background dei possibili nominati.

L’obiettivo di tali gruppi è quello di preparare i potenziali candidati a posizioni di gabinetto e di staff meno importanti, per favorire il desiderio di Trump di organizzare il governo a sua immagine e somiglianza. Lo scorso novembre, però, i principali consiglieri del candidato alla Casa Bianca, Susie Wiles e Chris LaCivita, hanno dichiarato in un comunicato che “qualsiasi lista del personale, agenda politica o piano di governo pubblicato da qualsiasi parte è solo un suggerimento. Le raccomandazioni politiche degli alleati esterni sono solo questo: raccomandazioni”.
Anche se infastiditi dalle “interferenze” delle varie fondazioni filo repubblicane, sembra difficile che i fratelli Trump potranno lavorare alla formazione del team di governo senza il loro aiuto.
Non è la prima volta che il tycoon schiera i membri della propria famiglia per assicurarsi il controllo e la lealtà del GOP. Quest’anno, però, il figlio Don Jr. gli ha chiesto un ruolo più significativo nella pianificazione del team di transizione, rispetto al 2016.

Quest’ultimo ha recentemente dichiarato al New York Post che intende essere “molto attivo” nel suo nuovo ruolo e ha detto che spera di coinvolgere presto altre persone, come l’ex direttore dell’intelligence nazionale John Ratcliffe e l’ex assistente della Casa Bianca Cliff Sims.
Don ha inoltre affermato: “Dobbiamo impedire ad alcuni topi della palude di Washington di avvicinarsi a noi per fare le loro cose”.
Hanno invece mantenuto le distanze da qualsiasi coinvolgimento politico Ivanka Trump ed il marito Jared Kushner, ex consigliere anziano del tycoon negli anni della Casa Bianca. Stando alle ultime, nessuno dei due svolgerà un ruolo attivo per la campagna elettorale del leader MAGA.