David Pecker ha concluso dopo 4 giorni la sua lunga testimonianza nel processo in cui è imputato Donald Trump, accusato di aver pagato in nero, nel 2016, l’attrice di film porno Stormy Daniels, che aveva minacciato di rivelare, a un mese dalle elezioni presidenziali, la sua vecchia relazione con lui. Il tycoon, attraverso il suo ex avvocato e tuttofare Michael Cohen, le avrebbe fatto arrivare 130 mila dollari. L’ex presidente ha sempre negato di aver avuto una storia con Daniels e tantomeno di averle dato del denaro. I suoi legali hanno sostenuto che quei soldi erano stati inviati a Cohen come onorario per il suo lavoro di avvocato.
Pecker ha lasciato il banco dei testimoni a Rhona Graff, che era l’assistente amministrativa e dirigente presso la Trump Organization. Graff è stata per trent’anni la fedele collaboratrice di Trump, dalla fine degli anni ’80 fino alla sua ascesa alla presidenza nel gennaio 2017. Una presenza quotidiana che per tanto tempo, quotidianamente, ha organizzato l’agenda lavorativa del suo boss che ancora non era andato alla Casa Bianca e gestiva la sua azienda e lo show televisivo “Celebrity Apprentice”.

Un interrogatorio breve solo per elogiare Trump come suo ex capo e per confermare che sia l’ex coniglietta di Playboy, Karen McDougal, che Stormy Daniels erano in contatto con lui per prendere parte allo show televisivo.
Dopo di lei è salito sul banco dei testimoni Gary Farro, un ex manager director della First Republic Bank, quando Michael Cohen ha effettuato il pagamento a Stormy Daniels. Farro ha testimoniato come sia arrivato a lavorare con Cohen, affermando di averlo ereditato nel 2015 perché il suo capo alla banca lo riteneva “abile nel gestire clienti più impegnativi”. Il rapporto fra i due era solo di lavoro. L’avvocato gli chiese di aprire un conto corrente per una società a responsabilità limitata che si chiamava “Essential Consultant”, la cui ragione sociale era il settore immobiliare. “Ha insistito che gli assegni non avessero l’indirizzo della società”, ha detto Farro. Il silenzio di Stormy Daniels venne comprato con un assegno emesso da questa società.
La testimonianza di Farro ha dipinto Cohen come un ligio avvocato ansioso e tormentato che, mentre lavorava per Trump, avrebbe fatto tutto il possibile per il suo capo. “Ogni volta che mi parlava, mi dava un senso di urgenza”, ha detto l’ex manager director.
“Who Is Gary Farro, the Banker Testifying in Trump’s Trial?” by Michael Rothfeld via NYT https://t.co/NKzGUkfjeC pic.twitter.com/OuR4tZFs9f
— Christy Isham (@isham_christy) April 26, 2024
L’udienza dopo pochi minuti è terminata. Il processo riprenderà martedì mattina.
Si è conclusa così la prima settimana del processo. Per quattro giorni l’ex editore del National Enquirer è stato interrogato dai pubblici ministeri e dagli avvocati di Donald Trump. Una testimonianza molto importante che spiega da sola il motivo per cui sia stato chiamato a deporre come primo testimone poiché ha lasciato pochi dubbi che lo scopo di zittire le donne che accusavano l’allora candidato Trump delle sue infedeltà erano dei sostanziali aiuti elettorali nascosti dati al candidato alla Casa Bianca. Ma non solo pagamenti per acquistare in esclusiva i diritti al racconto delle relazioni indiscrete che poi non sarebbero mai stati pubblicati, ma anche come venivano concordati e inventati di sana pianta con il direttore della rivista scandalistica insieme all’ex avvocato di Donald Trump, Michael Cohen e Steve Bannon articoli diffamanti per danneggiare i suoi avversari politici. Una macchina mediatica che spruzzava calunnie contro chi, in qualche modo, contrastava l’ascesa di Trump.
Durante la sua lunga testimonianza Pecker ha descritto nei dettagli il piano per acquistare i diritti su storie che avrebbero potuto mettere in imbarazzo Trump durante la sua campagna presidenziale per poi seppellirli in un cassetto.
Pecker ha detto che l’accordo con la modella di Playboy Karen McDougal lo ha portato a pagare 150mila dollari. Altri 30 mila li pagò a Dino Sajudin, un ex portiere del Trump Tower, che affermava di avere le prove di un figlio segreto avuto da Trump con una donna delle pulizie. Una storia che l’ex editor in chief del National Enquirer riteneva falsa, ma pagò Sajudin ugualmente. Dopo aver sborsato 180 mila dollari a queste due persone per bloccare le loro rivelazioni, venne contattato da Stormy Daniels, la pornoattrice che affermava di aver avuto anche lei una relazione con Trump. Questa volta non pagò più per fare un favore all’amico Donald, ma chiamò Cohen e gli disse di trovare lui il modo per evitare lo scandalo. Da qui l’assegno dato a Daniels e messo in contabilità come rimborso di spese legali.
Questa mattina, prima di aprire il processo il giudice Juan Merchan ha detto che Trump ha nuovamente violato l’ordine di silenzio impostogli in precedenza si terrà giovedì prossimo (2 maggio) alle 9:30.
If Judge Merchan finds that Trump violated the gag order and holds him in criminal contempt, Trump will have violated his conditions of release in his DC federal case & Trump’s pretrial release should be revoked. Because. . . you know . . . the rule of law. ⬇️ pic.twitter.com/i9X8ZBG7Xw
— Glenn Kirschner (@glennkirschner2) April 24, 2024
In una delle soste del processo, dopo che il presidente Joe Biden aveva dichiarato in un’intervista al popolare conduttore radiofonico Howard Stern che avrebbe volentieri partecipato a un dibattito con Trump, l’ex presidente ha risposto in un post sul suo social media, invitando Biden a tenere il dibattito già questa sera.
La nuova apertura di Biden al dibattito arriva dopo che Trump ha sostenuto la possibilità di confrontarsi con il presidente dopo che i sondaggi li vedono in parità.
Durante la lunga intervista (quasi 75 minuti) con Stern, Biden ha parlato della storia della sua famiglia, delle difficoltà lavorative di suo padre, alla perdita della sua prima moglie e della sua bambina in un incidente d’auto, e alla morte di suo figlio Beau ucciso dal cancro.
Successivamente, Stern ha spinto il presidente a parlare delle recenti sentenze della Corte Suprema che ha annullato la storica decisione Roe v. Wade che garantiva alle donne il diritto di abortire. “Ti fa impazzire?” Ha chiesto provocatoriamente Stern, spingendo Biden a rispondere: “È una corte davvero conservatrice, forse la corte più conservatrice della storia moderna. Questo non è il partito repubblicano di tuo padre.”