“Voglio iniziare augurando a mia moglie Melania un felice compleanno”. Sono state le prime parole che questa mattina Donald Trump ha pronunciato davanti ai giornalisti nel corridoio del palazzo di giustizia di Manhattan, a New York. “Sarebbe bello stare con lei, ma sono in un tribunale per un processo truccato”.
Oggi l’ex first lady compie 54 anni. Seppure siano giorni che non compare in pubblico e soprattutto al fianco del marito in questo momento complesso, il tycoon le ha comunque rivolto un augurio. “È in Florida – ha aggiunto Trump riferendosi alla moglie. – Andrò lì stasera dopo che questo caso sarà finito. Un caso orribile e incostituzionale”.
Il magnate si accinge a trascorrere un’altra giornata in aula, per il processo che lo vede imputato nella falsificazione di documenti aziendali, con l’intento di nascondere pagamenti in nero versati alla pornostar Stormy Daniels e all’ex coniglietta di Playboy Karen McDougal.
Lo scopo dell’insabbiamento, secondo i pubblici ministeri, era quello di evitare che l’attrice di film per adulti, potesse far emergere la relazione avuta anni prima con il politico durante le elezioni presidenziali del 2016.
Gli avvocati della difesa sostengono invece che Trump “è un uomo, un padre, un marito” e che ha pagato le donne che lo accusano solo per “difendere il suo nucleo familiare”. Una famiglia però che non si è mostrata coesa e che, attraverso la sua assenza, presenta un quadro ben diverso.
I difensori dell’ex presidente, con il tentativo di riabilitarne l’immagine, hanno pianificato nuovi controinterrogatori a David Pecker, l’editore del National Enquirer, che ieri ha testimoniato di aver contribuito, durante la campagna elettorale di Trump, a tenere nascoste storie poco lusinghiere che riguardavano tradimenti e che farlo “era una pratica comune”.
Seppure molti sostenitori di “The Donald” ne negheranno l’evidente infedeltà, Melania appare indiscutibilmente imbarazzata a darle il suo appoggio. Inevitabile il paragone con l’ex candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton. Quest’ultima, nonostante le schermaglie private, rese note a posteriori, con il coniuge Bill, durante lo scandalo sessuale che lo vide coinvolto con la stagista Monica Lewinski, non ha mai fatto trapelare in pubblico i dissapori e ha mantenuto verso il marito supporto incondizionato.
Intanto Trump si è dichiarato non colpevole dei 34 capi d’accusa per cui è sotto processo e anzi ha sostenuto che il caso è stato architettato per ostacolare la sua campagna presidenziale.