Theo Nichols, 56 anni, è stato chiamato in giudizio per aver violato la legge sulla custodia di armi da fuoco recentemente promulgata in Michigan. La sua irresponsabilità ha causato un tragico incidente domestico: suo figlio, di appena otto anni, si è sparato in faccia nella loro abitazione, all’interno di the Cove 10 Apartment Complex, nell’aera di 10 Mile and Hoover roads, venerdì 19 aprile, dopo le tre del pomeriggio.
Si è trattato di un episodio agghiacciante che ha colto alla sprovvista entrambi i genitori e gli altri tre figli (una bambina di 6 anni e due gemelli di 6 mesi) presenti in casa.
Al momento la vittima è ricoverata in condizione estremamente critiche presso Ascension St. John Hospital e si teme per un tragico epilogo, sebbene il bambino si sia dimostrato responsivo agli stimoli.
Nel frattempo Nichols deve rispondere di numerosi capi di accusa, tra cui abuso di minore di secondo grado (reato punibile con 10 anni), violazione della custodia delle armi da fuoco (ulteriori 10 anni) e possesso di un’arma da fuoco da parte di una persona proibita (5 anni). Il 56enne, inoltre, risultava già segnalato alle autorità per una precedente condanna con l’accusa di droga.
Il procuratore Pete Lucido commenta la terribile vicenda facendo appello ai doveri dei genitori di proteggere i propri figli. “Alla vigilia di questo tragico evento, dobbiamo ricordarci della profonda responsabilità che viene dal possesso di una pistola. Il nostro compito è di sostenere la legge e garantire tale dovere”. In merito alle condizioni del bambino ricoverato non può che constatare l’ingiustizia dell’accaduto. “Una tragedia. Anche se la legge è in vigore, potete chiaramente vedere che le persone la violano. Un padre è in prigione in questo momento e abbiamo un bambino incondizionati critiche”.
La cauzione prevista per il rilascio di Nichols è pari a 250 mila dollari, a cui potrebbero sommarsi ulteriori spese nel caso il bambino venga a mancare. L’avvocato del detenuto, l’assistente difensore d’ufficio Noel Erinjeri, non ha rilasciato commenti in merito; intanto sono stati fissati l’udienza e un esame preliminare rispettivamente per martedì 30 aprile e martedì 7 maggio.
Quello della famiglia Nichols, tuttavia, non resta un episodio isolato: di recente è stata infatti condannata a 2 anni la mamma di un bambino di 6 anni che ha sparato alla maestra e a 10 anni, invece, i genitori di un quindicenne che ha aperto il fuoco a scuola.
Il problema relativo alla facilità con cui girano le armi è una piega sociale che affligge gli Stati Uniti da tempo, motivo per cui lo Stato del Michigan ha decretato una nuova legge, meglio nota come Public Act 17, del 2023, che impone alle persone di tenere le armi non presidiate scaricate e bloccate con un dispositivo di chiusura oppure conservate in una scatola o in un contenitore chiuso a chiave, soprattutto se è nota la presenza di un minore nei locali.