Il Dipartimento di Giustizia pagherà 138,7 milioni di dollari di risarcimento alle 139 vittime di abusi sessuali commessi da Larry Nassar, l’ex medico della squadra di ginnastica femminile USA. Il risarcimento è anche un riconoscimento del fatto che l’FBI non ha condotto un’indagine adeguata sulla condotta del dottore, nonostante le continue denunce di numerose atlete, tra cui anche famose campionesse olimpioniche come Simone Biles, Aly Raisman e McKayla Maroney.
“Per decenni, Lawrence Nassar ha abusato della sua posizione, tradendo la fiducia di coloro che erano sotto le sue cure e la sua supervisione medica e sfuggendo alle responsabilità”, ha detto Benjamin Mizer, procuratore generale associato, “Queste accuse avrebbero dovuto essere prese sul serio fin dall’inizio. Anche se questi accordi non cancelleranno il danno che Nassar ha inflitto, la nostra speranza è che contribuiscano a dare alle vittime dei suoi crimini un po’ del supporto di cui hanno bisogno per continuare a guarire”.
L’annuncio arriva al termine di diverse indagini, che hanno evidenziato come gli agenti del bureau di Indianapolis abbiano commesso “errori fondamentali”, non segnalando Nassar ad altri uffici dell’FBI o alle autorità statali e locali. Già in un rapporto del 2021. l’ispettore generale Michael Horowitz aveva criticato i federali di Indianapolis, affermando che i funzionari di quell’ufficio “non si sono assunti la responsabilità delle loro mancanze” e hanno invece “fornito informazioni incomplete e imprecise per far credere di essere stati diligenti nel rispondere alle accuse di abusi sessuali”.
L’accordo circa il risarcimento è arrivato dopo due anni di lunghe e complesse trattative tra le vittime di Nassar e il Dipartimento di Giustizia. L’avvocato John Manly ha inoltre dichiarato di essere ancora in attesa di notizie dall’ex direttore dell’FBI James Comey, che ha diretto il bureau dal 2013 al 2017. “La cosa che ritengo molto preoccupante è che, nonostante le numerose richieste, l’uomo che dirigeva l’FBI all’epoca non ha mai spiegato cosa sia effettivamente successo”, ha spiegato il legale, che rappresenta, tra le altre, olimpioniche McKayla Maroney e Aly Raisman.

“Le vittime degli abusi di Larry Nassar sono state tradite dalle istituzioni di cui avrebbero dovuto fidarsi”, ha inoltre affermato il senatore dell’Iowa Chuck Grassley, “In un momento in cui questi atleti avevano un grave bisogno di aiuto, l’FBI non ha fatto il suo lavoro. Anche se il passato non potrà mai essere cancellato, il risarcimento in questione è un passo importante verso la giustizia per ciò che questi atleti hanno subito”.
L’accordo di martedì è l’ultimo di una serie di patteggiamenti civili che riconoscono le mancanze istituzionali nei confronti delle vittime del dottore. La Michigan State University, dove Nassar lavorava, ha accettato di pagare 500 milioni di dollari nel 2018 alle donne e alle ragazze che sono state aggredite. Nel 2021, invece, toccò alla USA Gymnastics ed al Comitato Olimpico e Paralimpico risarcire le atlete che avevno sporto denuncia, con una somma di 380 milioni. L’accordo raggiunto ieri, infine, risolverà 139 richieste di risarcimento presentate contro l’FBI.
“Speriamo che questo serva da lezione alle forze dell’ordine federali- hanno dichiarato in una nota gli avvocati Megan Bonanni e Michael Pitt, che rappresentano 77 persone coinvolte- e che apportino i cambiamenti necessari per evitare che qualcosa di simile accada di nuovo”.
Oggi, il sessantenne Larry Nasser sta scontando la sua pena in un carcere di Lewisburg, dove resterà almeno fino al 30 gennaio 2068. Nel 2017, il medico si è dichiarato colpevole di accuse federali derivanti dalla gestione di migliaia di immagini pedopornografiche. Nel 2018, invece, un giudice della contea di Ingham, nel Michigan, ha condannato Nassar a una pena da 40 a 175 anni di galera per aver molestato giovani ragazze.
Negli anni, più di 265 pazienti hanno dichiarato di essere stati vittime dell’ex medico della squadra di ginnastica femminile degli USA.