La famiglia dell’ostaggio israelo-americano Hersh Goldberg-Polin, tenuto prigioniero da Hamas a Gaza dal 7 ottobre, ha approvato l’uso e la pubblicazione di un video del loro figlio, diffuso oggi dal movimento armato palestinese sul suo canale Telegram. Una mossa ostile al governo di Benjamin Netanyahu e ai media a lui affiliati che solitamente bollano questi come video di propaganda di Hamas e non li pubblicano.
Goldberg-Polin, 23 anni, è stato catturato al festival Supernova vicino al Kibbutz Reim il 7 ottobre, quando migliaia di militanti guidati da Hamas hanno fatto irruzione in Israele, uccidendo circa 1.200 persone e sequestrando 253 ostaggi, per lo più civili, molti tra atti di brutalità e violenza sessuale.
Il giovane ha perso la mano sinistra, e nel video – montato ad arte con musica drammatica e ripetizione delle frasi considerate cruciali – attacca il governo israeliano dicendo che dovrebbe “vergognarsi per averci abbandonato” e che i bombardamenti israliani “hanno ucciso 70 detenuti come me”; l’esecutivo “ha rifiutato tutti gli accordi che gli sono stati proposti”.
Mentre le frasi del video sembrano chiaramente dettate da Hamas, la rabbia delle famiglie degli ostaggi è concreta. “Il grido di Hersh è il grido di tutti gli ostaggi: il loro tempo è scaduto!”, afferma il Forum Ostaggi e famiglie scomparse nel comunicato che autorizza l’uso del video. “Lo Stato di Israele non ha più tempo da perdere; gli ostaggi devono venire prima, senza di loro lo Stato di Israele non avrà né rinascita né vittoria”, aggiunge il comunicato. “Tutti devono essere riportati a casa: i vivi per la riabilitazione, gli assassinati per una sepoltura dignitosa”.
Non basta: i genitori del ragazzo, Rachel e Jonathan, hanno a loro volta rilasciato un video-appello in cui chiedono un accordo di cessate il fuoco per “riunirci ai nostri cari e mettere fine alla sofferenza nella regione”.
“Mi chiamo Rachel, questo è mio marito Jon e siamo i genitori di Hersh Goldberg-Polin” dicono, seduti con le magliette del movimento sul divano di casa. I due genitori si rivolgono a tutti i leader che da mesi stanno negoziando e chiedono la firma di un accordo: “Vedere questo video oggi ci ha sopraffatti, siamo sollevati nel vedere Hersh vivo per la prima volta da 201 giorni ma siamo preoccupati per la sua salute e il suo benessere, e per quella di tutti gli altri ostaggi e di tutti coloro che stanno soffrendo in questa regione” dicono.
“Siamo qui con un appello, a tutti i leader di tutte le parti in causa che hanno negoziato finora, e cioé il Qatar, l’Egitto, gli Stati Uniti, Hamas e Israele. Siate coraggiosi, resistete, cogliete questo momento e firmate un accordo per riunirci a tutti i nostri cari e mettere fine alla sofferenza nella regione. Hersh, se puoi sentirci, oggi abbiamo sentito la tua voce per la prima volta da 201 giorni, e se ci puoi sentire, ti dico, ti diciamo, ti amiamo, sii forte e sopravvivi”.
L’amministrazione Biden peraltro aveva ricevuto il video del giovane lunedì scorso, secondo quanto riferito alla CNN da un funzionario americano (senza specificare attraverso quali canali), e da allora Washington è in contatto con la famiglia Hersh Goldberg-Polin. L’unità per gli ostaggi dell’FBI sta esaminando il filmato per eventuali informazioni sul giovane e sulla sua prigionia.
Dopo l’autorizzazione del video da parte della famiglia, decine di persone si sono radunate davanti alla residenza del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, accendendo fuochi e scontrandosi anche con la polizia.