“Dobbiamo muoverci velocemente” ha detto il presidente Biden dopo aver firmato la legge da 95 miliardi di dollari per gli aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan.
Si è concluso così un capitolo complesso della politica estera americana che, per un capriccio del partito di maggioranza alla Camera, aveva temporaneamente abbandonato un alleato che aveva fatto affidamento sul sostegno degli Stati Uniti.
In una simbolica cerimonia tenuta alla Casa Bianca per la firma presidenziale che rende esecutiva la decisione del Parlamento, Biden ha detto che “gli Stati Uniti manderanno a Kiev gli aiuti di cui hanno bisogno per continuare a combattere”. Dopo aver firmato il disegno di legge, ha aggiunto: “La strada per questo pacchetto di finanziamenti è stata difficile. Avrebbe dovuto essere più semplice e sarebbe dovuto arrivare prima. Ma alla fine abbiamo fatto quello che l’America fa sempre, siamo stati all’altezza del momento”.
Today, we answered history’s call at this critical inflection point.
With the signing of our national security package, we tell the world that America stands resolutely for democracy and freedom, and against tyranny and oppression. pic.twitter.com/APhOSWWJLN
— President Biden (@POTUS) April 24, 2024
Il capo della Casa Bianca ha voluto sottolineare l’inutilità dell’ostruzionismo degli oppositori che senza una ragione plausibile hanno ostacolato i finanziamenti militari per Kiev avvantaggiando Mosca. “Mentre per mesi i repubblicani hanno bloccato gli aiuti, e agli ucraini venivano meno artiglieria e munizioni, gli amici di Putin lo mantenevano ben rifornito. Gli iraniani mandavano droni, la Corea del Nord mandava missili balistici, la Cina componenti per rafforzare la produzione bellica. Con tutto questo sostegno, la Russia ha ripreso gli attacchi sulle città e le infrastrutture ucraine”.
“Mi assicurerò che gli invii inizino subito – ha aggiunto Biden. – Nelle prossime ore cominceremo a mandare munizioni per la difesa aerea, artiglieria, sistemi missilistici e veicoli blindati. Questo pacchetto è un investimento non solo per la sicurezza dell’Ucraina, ma anche dell’Europa e anche nostra. Voglio chiarire ancora una volta che il mio supporto verso Israele è ferreo.” Ha poi dichiarato che “gli Stati Uniti possono aiutare a ripristinare la difesa aerea di Israele” dopo gli attacchi dell’Iran e dei suoi alleati.
Nel pacchetto c’è “un aumento significativo degli aiuti umanitari” per le “persone innocenti di Gaza. Ci assicureremo immediatamente che raggiungano la popolazione” aggiungendo che “Israele deve garantire che vadano immediatamente ai palestinesi di Gaza”.

Ieri sera il Senato aveva approvato gli aiuti da 95 miliardi di dollari, a lungo ritardati dalla Camera, con ampio sostegno bipartisan. Il voto finale è stato 79-18. Quindici repubblicani hanno votato contro il disegno di legge insieme a tre democratici. Quarantotto democratici e 31 repubblicani hanno votato a favore.
“Il Senato ha inviato un messaggio unitario al mondo intero: l’America difenderà sempre la democrazia nel momento del bisogno”, ha affermato il leader della maggioranza del Senato, Chuck Schumer. “Stiamo dimostrando a Putin che scommettere contro gli Stati Uniti è sempre, sempre un grave errore”.
Il pacchetto unisce quattro progetti di legge che la Camera aveva votato separatamente sabato, fornendo quasi 61 miliardi di dollari in aiuti per l’Ucraina, oltre 26 miliardi per Israele e più di 8 miliardi per l’Indo-Pacifico. I primi tre progetti di legge sono molto simili alla serie approvata dal Senato all’inizio di quest’anno, che lo speaker Mike Johnson aveva originariamente rifiutato di portare alla Camera. Il quarto ddl aumenta le sanzioni sui beni russi e contiene termini che potrebbero portare al divieto di TikTok negli Stati Uniti.
La società cinese ByteDance che è la proprietaria di TikTok ha ora circa nove mesi per vendere il social media altrimenti l’app verrà bandita negli Stati Uniti. Ma secondo molti analisti questa data fissata dal Congresso è una fittizia perché potrebbero passare anni prima che questa imposizione entri in vigore, non solo perché ByteDance, come ha già detto, avvierà una battaglia legale, invocando la violazione del primo emendamento che sancisce la libertà di espressione. Quindi tra tribunali, appelli e richiesta di decisione della Corte Suprema federale potrebbero passare anni. Le preoccupazioni dei parlamentari americani derivano dal fatto che la proprietà cinese del diffusissimo social media possa utilizzare i dati immagazzinati degli utenti americani. Ma non si capisce se questa ragione abbia realmente un fondo di verità o sia una scusa per cercare di strappare TikTok dalla proprietà cinese. Alcune settimane fa Steve Mnuchin, ex Goldman Sachs ed ex ministro del Tesoro di Trump, aveva detto che aveva intenzione di mettere insieme un gruppo per comprare TikTok. Il Wall Street Journal scrive che l’ex CEO di Activision, Bobby Kotick, starebbe cercando partner per l’acquisto.