Grants Pass, una città rurale dell’Oregon, è da diversi giorni al centro di un ricorso alla Corte Suprema sulla costituzionalità di multare i senzatetto per dormire all’aperto con sanzioni da 295 dollari. La cittadina lo ha fatto a lungo, fino a che una decisione storica della Corte d’Appello del 9° Circuito degli Stati Uniti ha stabilito che, sebbene le comunità abbiano il diritto di limitare l’uso di tende nelle aree pubbliche, penalizzare le persone che dormono per strada quando non hanno un altro posto dove andare costituisce una violazione del divieto di pene crudeli e inusuali dell’Ottavo Emendamento. La decisione della Corte Suprema è attesa per lunedì prossimo, 29 aprile.
Il caso ha riscosso tanto scalpore che è stato sottoposto all’attenzione della Corte federale degli Stati Uniti e ha ispirato centinaia di gruppi cittadini che si sono schierati a favore dei senzatetto. Sostengono che “permettere alle città di penalizzare coloro che hanno bisogno di un posto dove dormire criminalizzerà i senzatetto e alla fine peggiorerà la crisi”. Anche il Dipartimento di Giustizia ha commentato: “Le persone non dovrebbero essere punite solo per aver dormito fuori se non hanno davvero nessun altro posto dove andare”.
In altri Stati americani, come la California per esempio, i tribunali hanno stabilito che è incostituzionale multare e arrestare le persone che dormono negli accampamenti per senzatetto se manca lo spazio messo loro a disposizione nei rifugi. In altri Paesi, come l’Italia per esempio, è vietato il bivacco, ma non viene negato a nessuno di trascorrere la notte all’esterno per motivi legati alla povertà.
Il problema delle persone senza alloggio negli USA si è recentemente intensificato poiché, secondo i dati federali, questo fenomeno è cresciuto di un drammatico 12% a causa dell’impennata del costo degli affitti, verificatasi dopo la pandemia.