Oggi, 22 aprile, si celebra la Giornata mondiale della Terra, istituita nel 1970 dalle Nazioni Unite un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera per ricordare l’impellente necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta.
POLITICA E AMBIENTE
In questa occasione, Joe Biden si recherà nel primo pomeriggio al Prince William Forest Park di Triangle in Virginia. Secondo quanto si legge nel comunicato della Casa Bianca, il presidente lancerà il programma “Solar for All” dell’Environmental Protection Agency (EPA), l’agenzia federale che tutela la salute umana e l’ambiente, per cui 7 miliardi di dollari verranno impiegati per implementare l’energia solare nelle comunità svantaggiate.
I finanziamenti verranno distribuiti a Stati, territori, consigli tribali, comuni e organizzazioni no-profit per portare l’energia solare a quasi un milione di famiglie a basso reddito, riusciranno a risparmiare oltre 350 milioni di dollari in elettricità all’anno e oltre 8 miliardi di dollari per tutta la durata del programma.
Non è un caso che il presidente si stia recando in Virginia. Il Prince William Forest Park è stato sviluppato dal Civilian Conservation Corps lanciato da Franklin Delano Roosevelt nel 1933 per sostenere i giovani statunitensi. Ispirandosi a questo programma, oggi Biden presenterà anche i nuovi membri dell’American Climate Corps, l’ultima iniziativa focalizzata sulla prevenzione ai cambiamenti climatici che strizza l’occhio agli under 30, molto sensibili a questa tematica.
Da oggi sul sito ufficiale verranno aperti i primi duemila posti disponibili, su un totale di circa ventimila, nei settori della conservazione, delle energie rinnovabili e delle infrastrutture sostenibili di 36 Stati, oltre a Washington e Porto Rico. Cominceranno a lavorare da giugno.
I membri dell’American Climate Corps avranno accesso ad alcuni dei programmi di TradesFutures, il braccio no-profit del sindacato edile del Nord America, grazie alla nuova collaborazione che l’amministrazione Biden è riuscita a creare. Alla fine del programma, il governo si preoccuperà di riassegnare queste persone ad altri settori.
Rispetto alle precedenti, l’amministrazione Biden è quella che si è occupata di più di clima partendo con l’adesione all’accordo di Parigi, per cui gli Stati Uniti si impegnano a limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C, proprio il giorno del suo insediamento alla Casa Bianca. Fra gli altri, si ricordano la Inflation Reduction Act e il Clean Air Act per diminuire al massimo le emissioni e investire in nuovi lavori più sostenibili.
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STATI UNITI E AMBIENTE
Dopo Colorado, Maine, Michigan, Washington, Arizona, Maryland, Minnesota, North Carolina e Utah, anche Vermont, New Mexico e Illinois hanno inaugurato le proprie agenzie del clima. Il personale dei nuovi programmi statali svolgerà lavori di conservazione e di costruzione di energia rinnovabile come quella eolica e solare.
La California, il primo Stato ad aver lanciato un National Climate Corps e leader nel settore dell’energia rinnovabile, sta registrando il problema opposto: ha talmente tanta energia solare disponibile che molto spesso viene sprecata. Sono disponibili circa 47 gigawatt, sufficienti ad alimentare 13,9 milioni di case e a fornire oltre un quarto dell’elettricità complessiva del Golden State. Nel 2022, è stato stimato che 2,4 milioni di megawattora di elettricità, di cui il 95% era energia solare, sono rimasti inutilizzati. Nel 2023, questo risultato è stato raggiunto nei primi otto mesi.
Per combattere gli sprechi, le autorità californiane hanno cominciato a disincentivare l’installazione di pannelli solari sui tetti e a smettere di pagare i proprietari che condividono la propria energia pulita con la rete statale. Inoltre, la California si sta occupando di vendere energia agli Stati vicini e sono in via di costruzione anche accumulatori di ultima generazione per provare a immagazzinare e poi impiegare l’elettricità nelle ore più buie della giornata.
Si prevede che anche altri Stati verificheranno lo stesso problema in futuro. Per esempio il Nevada, che genera il 23% dell’energia elettrica da fonte solare, o le Hawaii, che hanno ridotto i compensi alle famiglie che introducono energia pulita nella rete statale.
ONU, EUROPA E AMBIENTE
L’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite (WMO), in collaborazione con l’Agenzia per il clima dell’Unione Europea Copernicus, ha lanciato un allarme: l’Europa è il continente che si sta riscaldando più velocemente e con temperature che aumentano di più della media globale.
“Il 2023 è stato l’anno più caldo o il secondo anno più caldo mai registrato, a seconda dei dati che si prendono in considerazione”, si legge nel documento pubblicato da WMO e Copernicus. “La mortalità correlata al caldo è aumentata di circa il 30% negli ultimi 20 anni e si stima che i decessi legati al caldo siano aumentati nel 94% delle regioni europee monitorate.”
Anche la temperatura media della superficie dei mari europei è stata la più alta mai registrata e c’è stato circa il 7% di precipitazioni in più rispetto alla media, con il 16% dei fiumi che ha superato la soglia di alluvione “grave”. Le Alpi hanno registrato un’eccezionale perdita di ghiaccio nei ghiacciai, legata all’accumulo di neve invernale inferiore alla media e al forte scioglimento estivo per le ondate di calore. “Prepariamoci agli impatti del cambiamento climatico”, ha dichiarato Carlo Buontempo, direttore del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus.
Europe is no exception when it comes to the consequences of climate change. It is the fastest warming continent, with temperatures rising at around twice the global average rate.
Full ESOTC 2023 report: https://t.co/HFRU5BylzD pic.twitter.com/kzylbEQOvT
— World Meteorological Organization (@WMO) April 22, 2024
MODA E AMBIENTE
Il Council of Fashion Designers of America (CFDA) e il gruppo francese LVMH hanno unito le forze per la serie Voices of Impact: sei episodi video che parlano di Terra e di salvaguardia dell’ambiente partendo dalla moda. Le puntate saranno trasmesse da martedì 23 aprile sui canali YouTube di cfda.com e CFDA, oltre che su lvmh.com.
In linea con il programma Life 360 del gruppo francese, che ha fissato obiettivi di sviluppo sostenibile per tutte le Maison LVMH entro il 2023, 2026 e 2030, la serie affronta temi chiave come biodiversità, circolarità, riciclo e innovazione del design incentrati sull’azione pro-clima.
“E se fra le cose che abbiamo creato ce ne sono alcune che avremmo potuto fare meglio?”, comincia il trailer. Ogni puntata verte sulle prospettive dei leader del settore che insieme riflettono sul passato, presente e futuro della moda in chiave sostenibile. Fra i tanti, ci sono Annika Dubrall – direttrice e responsabile della sostenibilità e della filantropia di Tiffany & Co. –, Sarah Luisi – Vice President, Group Strategic Sourcing and Operations di LVMH Americas – e altri professionisti del design, a partire da Hillary Taymour – fondatrice e direttrice creativa del brand Collina Strada.