Da sempre, l’Acropoli d’Atene è uno dei siti archeologici più conosciuti al mondo, sicuramente il più importante dell’intera Grecia. Nonostante l’alta stagione turistica sia ancora lontana, la capitale è già stata presa d’assalto da numerosi turisti. Deve essersene accorto anche il Ministero della Cultura locale, che ora ha intenzione di fare all in sull’antico complesso, organizzando delle visite guidate private presso il sito, alla “modica” cifra di 5.000 euro, l’equivalente di circa 5.300 dollari.
La scorsa estate, l’Acropoli ateniese ha ospitato oltre ventiduemila visitatori al giorno, provenienti da ogni angolo del mondo; tale flusso di turisti, ha spinto le autorità greche ad introdurre controlli severi, tra cui un sistema di fasce orarie. Quest’anno, dunque, i funzionari hanno fatto un ulteriore passo avanti, annunciando un programma che consente ai visitatori di evitare la folla e di vivere il capolavoro pericleo in esclusiva.
L’iniziativa prevede che fino a quattro gruppi di cinque persone saranno guidati da esperti archeologi in giro per il sito tra le 7 e le 9 e tra le 20 e le 22, prima dell’apertura e dopo l’orario di chiusura. “Abbiamo avuto richieste in tal senso da parte dei tour operator per molto tempo”, ha dichiarato al Guardian Nikoleta Valakou, presidente dell’Organizzazione ellenica per lo sviluppo delle risorse culturali, un ente statale collegato al ministero della Cultura, “coloro che parteciperanno a tali iniziative, riceveranno anche dei souvenir, una replica di una moneta, forse, o una copia di una piccola statua… qualcosa che evochi i ricordi di questa esperienza unica”.
Il progetto- che fa parte di una revisione della politica di ticketing che riguarderà più di 350 siti archeologici e musei gestiti dal ministero-, come facilmente prevedibile, ha scatenato la rabbia ed il malcontento di molti addetti ai lavori. Le guide l’hanno descritto come poco pratico mentre i critici hanno sostenuto che è contrario allo spirito di tutto ciò che il simbolo della democrazia più importante del mondo dovrebbe rappresentare.

“La prossima volta la gente farà proposte di matrimonio e berrà champagne lassù”, ha dichiarato Despina Koutsoumba, vicepresidente dell’associazione degli archeologi del Paese, “Si sentiranno in diritto, se hanno speso tutti quei soldi, di fare quello che vogliono. L’idea stessa è inaccettabilmente esclusiva”.
In precedenza, solo i leader mondiali, i reali e le celebrità avevano accesso al sito al di fuori degli orari di apertura. I critici dell’iniziativa hanno messo in dubbio la saggezza della decisione in un momento in cui il divario economico tra ricchi e poveri tende ad accentuarsi sempre di più. “Tutto ciò è semplicemente elitario”, ha dichiarato Costas Zambas, che ha diretto i lavori di restauro dell’Acropoli per oltre 25 anni, “l’idea stessa va contro lo spirito di un luogo che associamo alla democrazia”.
Stando alle prime stime formulate dal ministero della Cultura, le visite guidate potrebbero fruttare fino a 40.000 euro al giorno. Tali ricavi, potrebbero poi essere investiti in altri siti turistici, meno conosciuti della meravigliosa acropoli ateniese.