Si sono interrotte domenica in un ospedale della Pennsylvania le vite collegate delle gemelle siamesi più anziane del mondo: Lori e il gemello transgender George Schappell avevano 62 anni e condividevano il 30% del cervello con un cranio parzialmente fuso.
La loro esistenza è stata un vero e proprio miracolo, dato che i medici sostenevano non avrebbero superato i 30 anni. Mentre Lori era in grado di camminare, Reba aveva la spina bifida e si spostava utilizzando uno sgabello a rotelle che Lori spingeva e guidava.
Come se non bastasse la risonanza mediatica del caso, Reba aveva fatto ulteriormente notizia nel 2007 passando al sesso maschile e cambiando il nome appunto in George.
Gemelli uniti nel corpo ma non nella carriera: George ha infatti ottenuto successo come cantante country, mentre Lori ha seguito la strada del bowling agonistico, lavorando inoltre in una lavanderia ospedaliera per diversi anni negli anni ’90. Chiaramente quest’ultima ha dovuto organizzare i suoi impegni in base ai concerti di George, che li hanno portati in giro per il mondo tra Americhe, Europa e Asia.
Le gemelle vivevano in un appartamento con due camere da letto in Pennsylvania. In un documentario del 1997 avevano spiegato la loro scelta di non separarsi (a meno di casi gravi). “Se ci separeremmo? Assolutamente no. Perché aggiustare ciò che non è rotto?”.