Con la convention repubblicana che prende il via a Milwaukee il 15 luglio, la città democratica del Wisconsin è delusa. L’enorme pubblicità fornita dall’evento del GOP non si è tradotta nell’auspicata ondata di potenziali clienti, pronti a popolare le strade e, naturalmente, i locali della città.
Nell’aprile 2024, Alison Prange, a capo del comitato repubblicano organizzativo dell’evento, prevedeva “un impatto economico diretto e indiretto di circa 200 milioni di dollari” per quest’anno con un indotto che sarebbe continuato in futuro.
Dopotutto sono previsti circa 50mila delegati nell’area del Fiserv Forum, dove si tiene l’evento.
Da mesi però i gestori dei locali cittadini lamentano l’assenza di prenotazioni. “Non abbiamo ricevuto nemmeno una richiesta, niente di niente”, dichiarava in aprile Dan Jacobs, ristoratore locale, noto per aver partecipato all’ultima stagione di Top Chef, “tutti quanti ci stiamo chiedendo cosa stia succedendo”. Stessa identica sorte per i teatri ed i club notturni locali, ancora a secco di prenotazioni.
La situazione non è cambiata. A fine giugno, Gary Witt, presidente e CEO del Pabst Theatre Group, spiegava che quattro dei suoi teatri (Pabst Theater, Riverside Theater, Vivarium e Fitzgerald) sarebbero rimasti vuoti. “Sono in costante contatto con tutti quelli in città del settore” aggiungeva parlando alla testata online The Recombobulation Area, “e da tutti sento la stessa cosa”.
Teatri, saloni che speravano di ospitare eventi e riunioni si trovano a mani vuote. “Noi operiamo nella città di Milwaukee” aggiunge Witt, “il nostro successo è il successo della città e non mi pare che il comitato repubblicano stia rispondendo alle sue promesse, quelle di cui parlava fra bottiglie di champagne e conferenze stampa”.
Un anno fa quando il Partito Repubblicano scelse Milwaukee per ospitare la sua convention, il sindaco democratico Cavalier Johnson definì la città come un posto “pieno di gemme inaspettate”, esortando gli interessati a recarsi in Wisconsin ed a “spendere qui i vostri soldi”. L’appello del primo cittadino sembra non aver sortito alcun effetto.
“Il nostro team lavora 24 ore su 24 per mettere in contatto i gruppi esterni con le aziende locali”, assicurava pochi mesi fa Elise Dickens, amministratore delegato del Committee on Arrangements, “allestiremo spettacoli indimenticabili”. Il calendario degli eventi sarebbe dovuto andare a beneficio anche dei vari ristoratori, albergatori, e commercianti del posto, pronti ad accogliere i partecipanti.
In giugno, Donald Trump si è attirato molte critiche per aver definito Milwaukee “una città orribile”.
Si lamentano per la carenza di prenotazioni anche Cindi McLeod, portavoce del gruppo Lupi&Iris, secondo cui “è una bella delusione dal punto di vista dei ristoranti, eventi privati, feste e cene private”, e Gregory Leon, chef e proprietario del ristorante Amilinda: “se continua così non copriremo nemmeno i costi”.
Situazione totalmente differente, invece, a Chicago, la città che ospiterà la convention democratica. Qui, infatti, sono già diversi i locali ed i teatri che registrano il sold out in occasione della kermesse che si terrà tra il 19 ed il 22 agosto.