Nuove grane in arrivo per Elon Musk. Il multimiliardario patron di X, infatti, si è rifiutato di obbedire alle disposizioni della Corte Suprema brasiliana, che gli aveva chiesto di rimuovere alcuni account dal proprio social network, accusati di diffondere odio e fake news.
I profili in questione, in particolare, appartengono a figure vicine a Jair Bolsonaro, l’ex presidente di estrema destra della nazione. Dinanzi al no del secondo uomo più ricco del mondo, dunque, il giudice Alexandre De Moraes ha avviato un’indagine nei suoi confronti.
Il magistrato ha infatti spiegato: “La flagrante condotta di ostruzione nei confronti della giustizia brasiliana, l’incitamento al crimine, la minaccia pubblica di disobbedienza agli ordini del tribunale e la futura mancanza di cooperazione da parte della piattaforma, sono fatti che mancano di rispetto alla sovranità del Brasile”. Musk sarà quindi indagato per presunta strumentalizzazione criminale intenzionale di X, come parte di un’indagine su una rete di persone note come milizie digitali, che avrebbero diffuso notizie diffamatorie e minacce contro i giudici della Corte Suprema.

Negli ultimi anni, la destra brasiliana ha spesso definito De Moraes come un soggetto che ha oltrepassato il limite, per reprimere la libertà di parola e impegnarsi nella persecuzione politica. Nell’ambito dell’inchiesta sulle milizie digitali, sono stati arrestati alcuni legislatori della cerchia dell’ex presidente Jair Bolsonaro e sono state perquisite le case dei suoi sostenitori. Lo stesso ex leader della nazione è diventato un bersaglio dell’indagine nel 2021.
I sostenitori del magistrato, hanno invece spiegato che le sue decisioni, per quanto forti, sono legalmente valide e, soprattutto, necessarie per ripulire i social media dalle fake news e per estinguere le minacce che minano la democrazia del Paese. Un esempio di tali pericoli è sicuramente la rivolta organizzata l’8 gennaio 2023 a Brasilia, che a molti ha ricordato il tentativo di golpe presso il Campidoglio statunitense del 6 gennaio 2021.
Naturalmente, il nuovo procedimento aperto nei suoi confronti, non ha lasciato indifferente Elon Musk, Già nella giornata di sabato, il 52enne, autodefinitosi un “assolutista della libertà parola”, aveva dichiarato che la piattaforma avrebbe eliminato tutte le restrizioni sugli account bloccati, nonostante tale mossa avrebbe probabilmente prosciugato le sue entrate in Brasile e costretto l’azienda a chiudere la sede locale.
“I principi contano più del profitto”, ha spiegato successivamente il patron di X e di Tesla. Elon ha inoltre accusato il giudice brasiliano di aver tradito la Costituzione, dichiarando di essere pronto a contestare la sua decisione in tribunale. Come se non bastasse, il miliardario di Pretoria ha consigliato agli utenti brasiliani di scaricare una VPN, in modo da poter continuare ad utilizzare il suo social network anche in caso di chiusura.