In controtendenza all’onda di greenwashing quotidiana è la decisione presa da Apple di licenziare 614 dipendenti in otto sedi a Santa Clara, in California. La maggioranza lavorava al programma “Project Titan”, una linea di automobili elettriche interamente prodotte dall’azienda Big Tech. Il resto si occupava di sviluppare schermi di nuova generazione.
Secondo la “Notifica di adeguamento e riqualificazione dei lavoratori (WARN)” pubblicata dal Dipartimento per lo Sviluppo dell’occupazione della California, i dipendenti hanno avuto un preavviso di 60 giorni prima che i licenziamenti entrino in vigore a tutti gli effetti dal 27 maggio.
Il WARN non specifica a quali progetti stessero lavorando, ma da un articolo di Bloomberg si presume che provengano da “Project Titan” e dal dipartimento che stava sviluppando nuovi schermi per l’Apple Watch a cui l’azienda avrebbe messo un punto lo scorso 27 febbraio. All’epoca tutti i dipendenti erano stati distribuiti negli uffici dell’intelligenza artificiale generativa su cui l’azienda sta investendo negli ultimi anni.
In 10 anni di attività, pare che “Project Titan” non abbia dato frutti. All’inizio si prevedeva la costruzione di un’auto a guida autonoma. Linea non definita – né definitiva – del progetto, turnover continuo del personale e scadenze non rispettate hanno provocato ritardi irreparabili per cui non è stato prodotto nemmeno un modello.
Date le premesse, Apple avrebbe deciso di chiudere. Ma l’annuncio ha comunque sorpreso i dipendenti perché l’azienda è stata una delle poche che eccezionalmente durante la pandemia ha assunto più persone e da allora il mercato ha continuato a fruttare.
Facendo un passo indietro, l’azione di Apple potrebbe inserirsi in un quadro ancor più generale: l’entusiasmo per le auto elettriche sta scemando. Ford Motor, General Motors, Mercedes-Benz, Volkswagen, Jaguar Land Rover e Aston Martin sono solo alcune di quelle che stanno riducendo o ritardando la produzione di veicoli green. Mentre hanno successo le ibride, su cui stanno puntando le case automobilistiche per “accompagnare” i consumatori nella transizione.