Non per la prima volta, Donald Trump fa le cose in grande. La cena di raccolta fondi di sabato sera nella villa a Palm Beach di John Paulson, il miliardario gestore di hedge fund, però mira a raccogliere una cifra senza precedenti, in primo luogo per stracciare il record stabilito da Joe Biden con l’evento di fundraising a New York la scorsa settimana cui presenziavano anche i due ex presidenti democratici Bill Clinton e Barack Obama.
Biden aveva raccolto 25 milioni di dollari in una serata, Trump avrebbe già promesse per oltre 40 milioni, anche se ne vorrebbe 83. Diverso è il metodo: la cena di Biden raccoglieva 5000 persone a 220 dollari a testa (cifre maggiori per scattarsi selfie coi tre protagonisti), quella di Trump raccoglie un pugno di invitati, ma con le tasche molto ben foderate: ciascuno paga 250.000 dollari per l’ingresso, oppure 814.600 dollari per un posto da “chairman contributor status”. I nomi sono quelli di miliardari che hanno già sostenuto Trump nella campagna 2016 contro Hillary Clinton e poi nel 2020 quando fu sconfitto da Biden: per esempio Woody Johnson, proprietario dei New York Jets (della Johnson&Johnson), il magnate dell’energia Harold Hamm, la senatrice repubblicana Kelly Loeffler (moglie del CEO di ICE, Jeff Sprecher), i ricchissimi Robert e Rebekah Mercer che a Trump hanno già dato parecchi milioni in passato.
Trump ne ha bisogno perché le casse della sua campagna elettorale sono vuote (anche per la somma crescete delle sue spese legali, più di 80 milioni di dollari finora oltre ai 175 milioni di dollari di cauzione in uno dei suoi processi newyorchesi), e parte del denaro andrà proprio a coprire le spese per gli avvocati attraverso il comitato Save America. Dopo il SuperTuesday, Biden ha speso 6 milioni di dollari per la campagna, Trump 1 milione e mezzo. Fare campagna costa moltissimo, soprattutto per comprare spazi per gli annunci elettorali.
Alcuni dei sostenitori di Trump ora pronti a sostenerlo si erano allontanati dall’ex presidente negli ultimi mesi, scommettendo su altri candidati. Ora convinti o meno molti tornano dal tycoon. La cena di Mar-a-Lago presenta almeno un’incognita: in mancanza di ex presidenti repubblicani a fare scena (l’unico ancora vivo, George W. Bush, si tiene ad ampia distanza da Trump) ci sarà almeno Melania, la moglie pressoché assente dalla campagna elettorale?
Secondo CNN la ex first lady sarà certamente presente a un altro fundraiser nella tenuta in Florida di Trump a Mar-a-Lago, il 20 aprile, questo dedicato ai Log Cabin Republicans, gruppo LGBTQ conservatore da lei molto sostenuto. Fin qui Melania è apparsa nel novembre 2022 per l’inizio della campagna di Trump, e in marzo per votare al suo fianco nelle primarie in Florida. Alla domanda se si sarebbe fatta vedere più spesso ha risposto “Stay Tuned”.