Almeno 300 persone avrebbero in qualche modo eluso i controlli di sicurezza negli aeroporti USA nel corso del 2023. A rivelare la serie di clamorose falle è stata la stessa Transportation Security Administration (TSA) in una dichiarazione al Washington Post.
Gran parte di loro – circa 200 – avrebbero aggirato le “corsie d’uscita” che conducono i passeggeri al terminal degli arrivi da aree meno sorvegliate come quella del ritiro dei bagagli. Alcuni sono riusciti a passare senza farsi vedere al controllo dei documenti, altri invece hanno percorso corsie sbagliate o sono passati attraverso body scanner non presidiati. Altri ancora si sono persino imbarcati su voli senza biglietto.
La statistica segna una netta impennata rispetto agli anni precedenti: nel 2019 si erano registrate solo 29 violazioni della sicurezza aeroportuale, mentre nel 2022 il numero è salito a 72.
I problemi di sicurezza sono una “tendenza” che la TSA ha riscontrato e che sta affrontando, secondo il portavoce R. Carter Langston, che si è tuttavia rifiutato di divulgare dettagli più precisi sulle violazioni della sicurezza per motivi di sicurezza e privacy.
Langston ci ha tenuto tuttavia a precisare che “la stragrande maggioranza non sembra avere intenzioni malvagie”. “Molte persone perdono la pazienza con le file, indipendentemente dalla lunghezza o dal tempo di attesa”, ha aggiunto riferendosi a chi salta i controlli dei documenti (dovendosi comunque sottoporre al metal detector).
La TSA ha annunciato che sta affrontando il problema sperimentando nuovi modi per rendere più sicuri gli scali, tra cui barriere di plastica o di vetro al posto delle cinture di nylon comunemente usate come divisori delle file, nonché cancelli a senso unico che si chiudono dietro i viaggiatori al loro passaggio.
I viaggiatori sorpresi a eludere intenzionalmente le procedure di sicurezza possono essere arrestati e multati per una somma che va da 140 a 4.500 dollari.