Una 27enne, scomparsa oltre un mese fa, è stata ritrovata morta nel deserto al confine fra California e Arizona. La donna aveva chiamato il 911 raccontando di aver avuto un colpo di sonno e di essersi persa.
Il corpo di Amanda Nenigar è stato rinvenuto ieri, nudo, sotto a un albero, a circa tre chilometri da dove era stata individuata la sua Toyota Camry blu due settimane fa.
Le autorità della contea di La Paz in Arizona hanno dichiarato che i vestiti della donna erano nelle vicinanze. L’ipotesi è che Nenigar si fosse spogliata nel vano tentativo di liberarsi dalla calura che alla fine l’ha uccisa, anche se non è ancora stata determinata con esattezza la causa del suo decesso.
Nenigar era uscita dall’hotel in cui alloggiava a Blythe in California, alle 4 del mattino circa, il 27 febbraio con destinazione Palm Springs, il giorno prima che la famiglia ne denunciasse la scomparsa. Dopo tre ore dalla sua partenza la polizia aveva ricevuto una chiamata da parte della giovane che raccontava di essere involontariamente uscita di strada con la sua vettura e di non riuscire a identificare la sua esatta posizione.
Nonostante Nenigar abbia cercato di fornire spiegazioni al centralinista, la sua localizzazione è rimasta impossibile da individuare.
Durante la conversazione erano emersi anche dettagli sul suo stato di salute mentale: la donna aveva trascorsi di dipendenza. La madre ha infatti raccontato di averle salvato la vita molte volte, dicendo che la giovane “attraversava delle psicosi quando il suo corpo era in disintossicazione”, uno dei motivi che forse l’hanno spinta fuori strada.
Le ricerche sono state portate avanti per settimane nella zona, un’area montuosa, isolata e con temperature estreme; sono stati utilizzati velivoli dotati di visore notturno, droni, agenti a cavallo e fuoristrada.