Al Palazzo della Regione Veneto, la giuria del gran premio di Venezia, presieduta da Sileno Candelaresi, ha consegnato il Leone d’Oro alla carriera allo scienziato italoamericano prof.Antonio Giordano (commentatore scientifico de LaVocediNewYork) per aver dimostrato la correlazione tra salute e inquinamento analizzando l’aumento delle patologie tumorali e gli episodi di interramento illecito dei rifiuti in Campania. La cerimonia è avvenuta a poche ore dal deposito della sentenza da parte della Cassazione sull’intero patrimonio confiscato alla famiglia Pellini: i membri sono stati condannati per reati ambientali e ritenuti responsabili del disastro sanitario raccontato dall’esperto italoamericano.
“Con il mio team non abbasseremo mai la guardia per continuare a tutelare una terra martoriata dai criminali ambientali, come la Campania – ha dichiarato Giordano durante il discorso di ringraziamento. – Anche in un momento difficilissimo per la lotta alla camorra, nel quale per ritardi processuali si buttano all’aria anni di indagini e di successi dello Stato contro i clan, non dobbiamo perdere la speranza e continuare la battaglia per la legalità persino nelle scuole per diffondere la cultura dell’antimafia”.
All’interno della ricerca scientifica, è stato ricostruito e spiegato come la (mala) gestione dei rifiuti, controllata dalla camorra, abbia inciso, e tuttora lo sta facendo, sull’aumento delle patologie tumorali in Campania. Questo lavoro fa emerge un fenomeno molto comune nella Terra dei Fuochi, che coinvolge migliaia di famiglie da anni.
“Proprio mentre vengono dissequestrati i beni dei Pellini, gli imprenditori coinvolti nel traffico illecito dei rifiuti – ha detto il magistrato antimafia Catello Maresca mentre consegnava il premio a Giordano, – il riconoscimento appare un gesto significativo, a favore di legalità e giustizia, un grido che mantiene ancora alta l’attenzione su un tema sempre più attuale”. Maresca è il presidente della sezione legalità del premio del Leone d’Oro, a cui si devono molte indagini contro il clan dei Casalesi che ha avvelenato le terre tra Napoli e Caserta.