Attenzione ai giornalisti: si narra di zaini carichi di souvenir tintinnanti alla fine dei viaggi sull’aereo presidenziale. Così la Casa Bianca si è messa in moto per mettere fine ai furti sull’Air Force One. I corrispondenti alla White House , a quanto pare, trafugano di tutto, dai piatti ai bicchieri da whisky istoriati, alle federe dei cuscini, roba di qualità certa.
Secondo il sito Politico, l’Air Force ha fatto un inventario dopo un viaggio di più giorni con la stampa sulla West Coast il mese scorso, e diversi oggetti mancavano. E non è certo la prima volta: “per anni, decine di giornalisti, e non solo loro, si sono silenziosamente infilati in valigia qualunque cosa avesse il logo dell’Air Force One prima di scendere dall’aereo”.
In genere con il presidente viaggiano 13 corrispondenti, nella parte posteriore del Boeing. Tragitti di lusso con pasti serviti, comode poltrone e un occhio intimo alla vita del presidente: la tentazione di portarsi via un ricordo per amici e parenti è irresistibile.
Il mese scorso la presidente dell’associazione dei corrispondenti alla Casa Bianca, Kelly O’Donnell della NBC, ha scritto a tutti i giornalisti, con la richiesta di restituire il maltolto. L’indagine fa sorridere ma è dettagliata. Il messaggio dell’email, secondo varie fonti anonime, era più o meno “ehi, se avete preso per sbaglio qualcosa dall’aereo possiamo aiutarvi a restituirlo senza clamore”.
Almeno un giornalista ha avuto, secondo Politico, un incontro con un dipendente della Casa Bianca sotto la statua di Andrew Jackson a Lafayette Square, per restituire una federa ricamata, che verosimilmente non aveva preso “per sbaglio”.
Le storie si sprecano: dal corrispondente della Casa Bianca al cui primo volo un collega disse “dovresti prenderti quel bicchiere, lo fanno tutti”, alla clamorosa cena presso un ex corrispondente di un grande giornale dove i commensali si videro servire le pietanze su un servizio di piatti col filo d’oro e il logo dell’Air Force One, evidentemente sottratti uno ad uno nel corso del tempo.
Infatti è un problema di lunga data: nel 2012 l’attrice Allison Williams raccontava a David Letterman di aver portato, da adolescente, a un primo appuntamento con un ragazzo un tovagliolo prelevato dall’aereo presidenziale da suo padre, l’ex corrispondente della NBC Brian Williams. “Ho pensato: cosa posso portargli che faccia colpo?”
La mail di O’Donnell ricordava ai colleghi che ci sono anche in commercio oggetti con il logo dell’Air Force One. Ma una fonte dice, “i bicchieri in vendita sul sito dell’aeronautica Usa non sono gli stessi che ci sono sull’aereo. Stessa cosa per le coperte. Per cui, quelli veri sono molto ambiti”.
Le ‘dita appiccicose”, sticky fingers come si dice in inglese, le hanno del resto anche gli ospiti della Casa Bianca. Un articolo del 2015 del Washington Post raccontava che “nonostante l’ambiente elegante o forse proprio per questo, c’è sempre il rischio che nelle tasche e nelle borse dei visitatori spariscano diversi oggetti”: asciugamani col logo presidenziale, ma anche segnaposto da tavola, cucchiaini d’argento, prismi di vetro dalle lampade nei bagni delle donne.