Nel profondo Nord dello Stato di New York, un cane poliziotto ha scoperto i cadaveri di due migranti. Abdoulaye Ndoye e Ndongo Sarry, entrambi di 25 anni, provenienti da Dakar in Senegal, avevano appena attraversato il confine con il Canada – a meno di 50 chilometri di distanza –, ma sono morti di ipotermia, come ha stabilito l’autopsia. Questo episodio conferma la tendenza recente per cui, negli ultimi tre anni, il numero di persone che cerca di entrare nello Stato passando dalla frontiera settentrionale è aumentato. Tra ottobre scorso e febbraio 2024, gli ingressi non autorizzati sono stati almeno 46.113.
I due cadaveri sono stati ritrovati in un’area boschiva sulla strada di Mooers nella Contea di Clinton da un agente della Polizia Doganale, durante una perlustrazione di routine. Il cane protagonista ha fiutato uno zaino nero sotto a un cumulo neve, da dove poi è stato recuperato il corpo di una delle due vittime.
In queste zone, gli inverni sono rigidi, le temperature vanno spesso sotto lo zero e il vento non si placa mai. Lo sceriffo della Contea, David Favro, ha lanciato l’allarme: “I migranti cercano rifugio in fienili, capannoni, scantinati o anche in quelle che pensano possano essere case non occupate. Abbiamo risposto a chiamate di residenti che si sono svegliati nel cuore della notte per rumori sospetti, per poi scoprire che diverse persone erano entrate in casa loro per sfuggire alle intemperie”.
Il numero di ingressi non autorizzati dal confine canadese è molto aumentato. In particolare, verso lo Stato di New York, si è passati da 12.669 migranti nell’anno fiscale del 2021 a 81.078 nel 2022 e 129.247 nel 2023, secondo i dati della U.S. Customs and Border Protection (CBP), l’agenzia federale che si occupa del controllo doganale lungo le frontiere nazionali.