Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incontrato una troupe della CBS all’interno di un edificio nell’est del Paese, precedentemente bombardato nel corso del conflitto con la Russia di Vladimir Putin. Il leader politico quarantaseienne, per l’occasione, ha rivelato che le forze militari ucraine sono riuscite a respingere le truppe avversarie durante i mesi invernali, nonostante queste ultime abbiano distrutto alcuni villaggi.
“Abbiamo stabilizzato la situazione-ha affermato-È meglio di due o tre mesi fa, quando avevamo un grande deficit di munizioni per l’artiglieria e di diversi tipi di armi. Non abbiamo visto la grande controffensiva della Russia… non hanno avuto successo”.
Tuttavia, il presidente ha spiegato che il Paese non riuscirebbe a difendersi da un nuovo grande attacco, previsto nei prossimi mesi, più precisamente tra maggio e giugno. “Ora abbiamo bisogno di aiuto”, ha affermato Zelensky, “A Bakhmut, Avdivka, Lysychansk, Soledar e così via, è stato davvero difficile combattere contro l’avversario, i cui proiettili d’artiglieria possono essere sparati a più di 20 chilometri, a differenza dei nostri. Di solito, quando attaccano con l’artiglieria e distruggono i villaggi, dopo cercano sempre di occuparli. Non sappiamo cosa succederà domani. Per questo dobbiamo prepararci”.

Il leader ucraino, inoltre, ha dichiarato che ciò che più serve in questo momento al Paese sono i sistemi di diesa missilistica americani Patriot e nuove armi. Il quarantaseienne pur essendo grato per i miliardi di dollari che la nazione ha già ricevuto dagli USA, ha poi affermato: “Siamo onesti, la maggior parte del denaro che viene stanziato dal Congresso, dall’amministrazione, rimane negli Stati Uniti. E’ un sostegno importante quello che ci arriva, ma abbiamo bisogno di qualcosa in più”.
Con i legislatori statunitensi ancora alle prese, dopo mesi di stallo, con un pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari, Zelensky ha riconosciuto che la guerra a Gaza ha riportato l’attenzione globale – e gli aiuti americani- lontano dalla lotta del suo Paese. “Prima di tutto, capiamo che si tratta di un disastro umanitario”, ha detto il presidente, “Naturalmente, ha sottratto attenzione al nostro conflitto, nel campo dell’informazione. È un dato di fatto. Ciò è un vantaggio per la Russia”.
Il quarantaseienne ha inoltre commentato le parole di Vladimir Putin, convinto che l’Ucraina abbia sostenuto in qualche modo l’attacco terroristico verificatosi a Mosca la scorsa settimana. “Le sue insinuazioni, dopo che l’ISIS si era assunta le responsabilità, sono state ridicole”, ha dichiarato Zelensky, “Non gli importa se si tratta di un atto terroristico o di natura economica. Sta usando tutto questo con l’unico obiettivo di giustificare il fatto che l’Ucraina non esiste”.
Il presidente ha infine concluso: “Anche domani i missili potrebbero volare verso qualsiasi Paese. Questa aggressione può propagarsi in Europa, e allora i soldati degli Stati Uniti dovranno proteggere il continente, perché sono membri della NATO”.