Emergenza a Porto Rico, dove nei giorni scorsi il governo locale ha dichiarato un’epidemia di dengue dopo il verificarsi di un picco di casi interessati dalla malattia trasmessa da alcuni tipi di zanzara.
Secondo i dati riportati dal Dipartimento della Salute dall’inizio dell’anno fino al 10 marzo, sono emersi 549 casi inclusi 341 ricoveri, di cui 29 ritenuti gravi, concentrati principalmente a San Juan, Bayamon, Guaynabo e Carolina.
La diffusione di dengue tra il 2010 e il 2020 è stata segnalata anche in quattro aree degli Stati Uniti con oltre 30.000 casi, anche se a Porto Rico ne sono stati contati in misura maggiore e nel 2012 si sono registrati 199 morti.
La febbre dengue è una malattia virale che rappresenta per alcune aree geografiche una grave minaccia soprattutto nelle zone sovrappopolate dalla zanzara Aedes aegypti, il più comune veicolo di trasmissione.
In alcuni casi, il contagio può degenerare e portare rapidamente alla condizione di febbre emorragica e alla sindrome da shock dengue. Esistono quattro principali tipi di virus e seppure si possa essere immuni a un ceppo questo non fornisce l’immunità per gli altri.
I sintomi della malattia sono paragonabili a quelli influenzali: febbre alta, mal di testa, dolori articolari, e muscolari, eruzioni cutanee. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che ogni anno dai 100 ai 400 milioni di persone circa vengano colpite.
Il Dipartimento della Salute di Porto Rico ha fatto sapere di aver messo in atto tutte le risorse per contrastare l’emergenza, sia per quanto riguarda il monitoraggio degli insetti, sia per quanto inerente la sensibilizzazione della popolazione.
Melissa Marzán, epidemiologa del DSPR ha dichiarato: “Lavoriamo su un approccio strategico basato sulla comunità. Questi interventi possono includere: materiale educativo, visite sul campo per identificare i rischi ambientali per la salute, coordinamento con i comuni per eliminare potenziali siti di riproduzione delle zanzare e applicazioni di larvicidi o adulticidi”,
La dengue viene favorita dal clima tropicale e subtropicale delle regioni del sud-est asiatico, del Pacifico occidentale, delle Americhe, dell’Africa, del Mediterraneo orientale e in Paesi come Brasile, India, Filippine, Indonesia e Thailandia negli ultimi anni i casi sono notevolmente aumentati.
Gli esperti avvisano che le impennate causate dal virus come quella che ha colpito attualmente Porto Rico saranno sempre più frequenti, a causa del cambiamento climatico e dal continuo spostamento delle persone che si muovono facilitandone la diffusione.
Al momento non esistono farmaci antivirali in grado di trattare la malattia, seppure siano disponibili due vaccini: il Dengvaxia, realizzato da Sanofi e il tetravalente di Takeda Pharmaceuticals, entrambi forniscono protezione contro tutti e quattro i sierotipi del virus dengue.