Il Wisconsin, grazie a un disegno di legge introdotto nei giorni scorsi dal governatore democratico Tony Evens, sarà il decimo Stato a richiedere, in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre, che gli annunci politici con deepfake includano dei disclaimer.
Lo Stato si unirà quindi agli altri che nei mesi scorsi hanno siglato leggi simili, fra cui California, Michigan, Minnesota, Texas, Washington, New Mexico e Indiana. L’obiettivo di queste normative sull’uso dilagante dei deepfake, ovvero contenuti creati con l’Intelligenza Artificiale che combinano immagini reali con altre ingannevoli dei candidati politici, è evitare che gli elettori si confondano e cadano nella disinformazione.
Seppure al momento in Wisconsin non siano stati segnalati annunci politici riconducibili all’Intelligenza Artificiale, l’amministrazione statale ritiene che in prossimità della tornata elettorale la situazione possa improvvisamente precipitare senza avere il giusto margine di tempo per poter intervenire.

Ilana Beller di Public Citizen, un gruppo di difesa dei consumatori, ha dichiarato: “L’urgenza con cui gli Stati agiscono per approvare una legislazione anti-deepfake è indicativa di quanto sia grave la minaccia dell’IA per la nostra sicurezza elettorale”.
L’uso dell’Intelligenza Artificiale talvolta può aiutare i candidati a illustrare le loro campagne. Dall’altra però, molti utenti sfruttano questi strumenti per distorcere la realtà, con video clip dall’aspetto realistico ma che cercano di danneggiare gli avversari.
Molti degli Stati che hanno firmato la legge impongono veri e propri divieti sull’utilizzo di materiale audio e video creato con l’Intelligenza Artificiale, mentre il disegno di legge del Wisconsin richiede solo un messaggio di avvertimento scritto o verbale sugli spot.
Coloro che contravverranno alle disposizioni legislative potranno incorrere in una multa per ogni violazione pari a mille dollari, anche se è molto probabile che non sarà comunque sufficiente a scoraggiare questi utenti.