Il diritto di scegliere la maternità è tornato alla Corte Suprema. I giudici stanno valutando la limitazione all’accesso al Mifepristone, un farmaco utilizzato in oltre la metà delle interruzioni della gravidanza negli Stati Uniti. Una richiesta fatta agli alti magistrati dopo che, in seguito alla loro decisione del 2022, molti Stati a guida repubblicana hanno vietato o limitato l’aborto. Allora ci sono state conseguenze politiche immediate e potrebbero essercene ancora in vista degli appuntamenti elettorali sia per il Congresso che per la Casa Bianca.
Le conseguenze pratiche di una sentenza favorevole agli oppositori dell’aborto sarebbero drammatiche e potrebbero bloccare la distribuzione del Mifepristone per posta e nelle grandi catene di farmacie e ridurre il periodo di gravidanza in cui può essere utilizzato da dieci a sette settimane.
L’amministrazione Biden e i produttori di farmaci avvertono che favoreggiare gli oppositori della vendita del Mifepristone potrebbe anche compromettere più ampiamente il processo di approvazione delle terapie da parte della Food and Drug Administration (FDA), invitando gli alti magistrati a riconsiderare i giudizi scientifici dell’agenzia.
Dopo quasi un’ora e mezza di dibattito la maggioranza dei giudici è sembrata scettica sul fatto che i medici antiaborto, che contestano le attuali norme governative del medicinale, abbiano le basi legali sufficienti per chiedere il loro intervento. L’udienza si è conclusa e una decisione si aspetta per giugno.
Sketches from inside the Supreme Court today.
Oral arguments in a case on loosening of restrictions on mifepristone, the pill used in medication abortions.
Credit: Bill Hennessy pic.twitter.com/Bg2KpdhgCu
— MSNBC (@MSNBC) March 26, 2024
La storia
Nel novembre 2022, l’Alliance to Defend Liberty intentò una causa federale contro la FDA presso il tribunale federale di Amarillo in Texas. L’organizzazione – che il Southern Poverty Law Center descrive come “gruppo di odio evangelico nazionalista” – citò in giudizio l’ente federale che regola i medicinali per conto dell’Alliance for Hippocratic Medicine, un’associazione che ha come unico obiettivo cominciare campagne legali contro l’aborto.
Il gruppo affermò che la FDA non aveva l’autorità per approvare il Mifepristone, che gli studi sulla sicurezza del farmaco erano insufficienti e che rendere accessibile questa medicina violava il Comstock Act, una legge anti-oscenità varata dal Congresso 150 anni fa. L’Alliance for Hippocratic Medicine chiese quindi un’ingiunzione affinché la FDA ritirasse dal mercato il farmaco e si rivolse alla corte federale di Amarillo. Qui il giudice Matthew J. Kacsmaryk, nominato da Trump, accolse la loro richiesta e l’approvazione della pillola abortiva venne bloccata. Nella sentenza, il magistrato scrisse che l’ente federale non aveva seguito le procedure adeguate quando aveva allentato le norme per l’uso e l’ottenimento del farmaco.
Ad agosto 2023 la FDA fece appello e i magistrati del Quinto Circuito, una delle corti d’appello più conservatrici degli Stati Uniti, stabilirono che il Mifepristone doveva rimanere legale imponendo però restrizioni significative all’acquisto del farmaco. Dopo questa sentenza, l’amministrazione Biden chiese alla Corte Suprema di intervenire. E questa mattina gli avvocati che rappresentano Alliance for Hippocratic Medicine, quelli della FDA e il Sollicitor General, l’avvocato del Governo, hanno espresso agli alti magistrati le loro posizioni. In gioco c’è la facilità di accesso a un medicinale ampiamente utilizzato in tutto il mondo.
Oggi davanti alla Corte Suprema
Gran parte del dibattito si è concentrato sulle dichiarazioni dei medici anti-aborto e sulla possibilità che le loro affermazioni contengano argomenti legali sufficienti per una sentenza. Questi ultimi devono dimostrare che, se la loro tesi non verrà accettata e il Mifepristone rimarrà sul mercato, subiranno un danno concreto.
Erin Hawley, avvocato dell’Alliance for Hippocratic Medicine, ha sostenuto che il Mifepristone è pericoloso, anche se numerosi studi hanno già dimostrato che è assolutamente sicuro. Aggiungendo inoltre che i medici antiabortisti sono costretti a scegliere tra aiutare una donna con una gravidanza ad alto rischio o violare la propria coscienza.
Un altro caso di aborto è già sul registro. Il mese prossimo, i giudici discuteranno se una legge federale sul trattamento di emergenza negli ospedali debba includere gli aborti, anche negli Stati che altrimenti li avrebbero vietati.
Il Mifepristone è uno dei due farmaci, insieme al Misoprostolo, utilizzati negli aborti farmacologici. Il loro numero è in aumento da anni. Più di 6 milioni di persone, solo negli Stati Uniti, lo hanno utilizzato dal 2000.