Il processo comincerà tra due settimane, ma il magistrato Juan Merchan che presiederà il primo processo penale per Donald Trump ha già imposto un ordine di silenzio all’ex presidente proibendogli di usare la retorica populista dei suoi comizi per attaccare testimoni, pubblici ministeri, inquirenti e giurati. Una mossa per ricordagli che l’imputato è lui e non il sistema giudiziario che lo processa.
Da quando sono cominciate le indagini su Trump, magistrati, inquirenti, testimoni e personale dei tribunali hanno ricevuto minacce. Lo stesso District Attorney di Manhattan, Alvin Bragg, ha ricevuto lettere minatorie. In realtà la richiesta è partita proprio dall’ufficio del procuratore distrettuale dell’isola che ha rinviato a giudizio l’ex presidente per aver ordinato al suo ex avvocato, Michael Cohen, di nascondere un potenziale imbarazzante scandalo sessuale durante le ultime settimane della sua campagna elettorale pagando la donna che minacciava di rivelare la loro relazione. I versamenti sono stati fatti con i soldi della sua holding, giustificati come “spese legali”. Un grossolano errore che ha messo nei guai lo stesso Trump, il CEO della sua holding, Allen Weisselberg, Cohen, che ha effettuato il pagamento, e la Trump Organization. Gli inquirenti, infatti, esaminando la disinvolta e capricciosa gestione dell’azienda familiare, dopo aver incriminato per evasione fiscale Weisselberg, hanno scoperto come la società arbitrariamente decideva il valore delle proprietà immobiliari. E da qui è partito il processo che si è concluso alcune settimane fa con la maxi condanna al tycoon. Ma quello era un procedimento di diritto civile. Questo che comincerà il 15 aprile, invece, è penale. Ed è anche il primo processo contro un ex presidente e potrebbe essere l’unico prima delle elezioni di novembre.
Secondo l’ordine del giudice, Trump non può fare, od ordinare ad altri di fare, dichiarazioni sul ruolo dei testimoni in questa vicenda giudiziaria. All’ex presidente è inoltre vietato di esprimere commenti sui pubblici ministeri, sul personale giudiziario e sui loro familiari. Proibito anche qualsiasi critica sui giurati dei quali non verrà resa nota la loro identità. “Le sue dichiarazioni nei precedenti procedimenti giudiziari erano minacciose, provocatorie e denigratorie”, ha scritto il giudice Merchan nell’ordinanza di oggi.
Michael Cohen: “I want to thank Judge Merchan for imposing the gag order as I have been under relentless assault from Donald’s MAGA supporters. Nevertheless, knowing Donald as well as I do, he will seek to defy the gag order by employing others within his circle to do his…
— Kyle Griffin (@kylegriffin1) March 26, 2024
A Trump non è stato vietato attaccare Alvin Bragg, che ha una carica elettiva, anche se il District Attorney è stato già bersagliato da numerose minacce di morte negli ultimi mesi.
Nella loro richiesta presentata al magistrato, i pubblici ministeri hanno evidenziato la “lunga storia di attacchi” lanciati dall’ex presidente ai testimoni, investigatori, pubblici ministeri, giudici nei casi in cui è stato incriminato.
Particolarmente bersagliato dagli insulti dell’ex presidente è Michael Cohen, il suo ex avvocato-faccendiere, e uno dei testimoni principali di Bragg, che Trump ha definito un “bugiardo” e un “delatore pentito”. E martedì, in un post sconclusionato e arrabbiato messo sul suo sito di social media, il tycoon ha fatto un riferimento inquietante a Cohen, sostenendo senza nessuna spiegazione che il suo ex legale era “la morte”. Ha anche lanciato una valanga di insulti ai pubblici ministeri e agli inquirenti.
In un altro post, Trump ha preso di mira Merchan e la sua famiglia, sostenendo che il giudice “mi odia”.
Dopo che l’ex presidente è stato condannato per la frode delle valutazioni gonfiate delle sue proprietà buste con polvere bianca sono state inviate sia all’ufficio del procuratore generale Letitia James che al giudice Arthur Engoron che aveva presieduto il caso. Il magistrato è stato anche vittima di una falsa minaccia di bomba a casa sua.
Trump, che ha definito il giudice Engoron un “pazzo esaltato e prevenuto”, ha anche preso di mira i pubblici ministeri in tutti i suoi casi penali, accusandoli di prendere ordini dal presidente Biden. Ha definito Bragg, un democratico nero, un “razzista”, come “razzista” ha definito pure Letitia James.
Gli avvocati di Trump si erano opposti all’ordinanza del giudice Merchan sostenendo che “è incostituzionale e illegale imporre una restrizione preventiva, ed è una violazione al Primo Emendamento”. Il portavoce della campagna dell’ex presidente, Steven Cheung, ha fatto eco a questa affermazione definendo l’ordine incostituzionale e affermando che gli impedisce “di impegnarsi in discorsi politici fondamentali, che hanno diritto al massimo livello di protezione ai sensi del Primo Emendamento”.
In questa vicenda giudiziaria Trump rischia fino a quattro anni di prigione. Il caso nasce da un pagamento che Michael Cohen ha effettuato a Stormy Daniels. Dopo essere stato eletto, secondo le accuse del Procuratore Distrettuale, Trump ha contribuito a falsificare i documenti aziendali relativi al rimborso per Michael Cohen, per cercare di nascondere che lui fosse a conoscenza della vicenda.