Le ambasciate USA in giro per il mondo non potranno più sventolare le bandiere LGBTQ. A proibirglielo è una norma inserita nell’enorme pacchetto di bilancio da 1.200 miliardi di dollari approvato poco dopo la mezzanotte di venerdì e firmato d’urgenza dal presidente Joe Biden.
Secondo il Daily Beast, il presidente repubblicano della Camera Mike Johnson, fervente cristiano, avrebbe convinto i colleghi di partito a sostenere la legislazione prendendo come spunto proprio il divieto delle bandiere LGBT.
La legge stabilisce che nessun finanziamento statunitense può essere utilizzato per “far sventolare o esporre una bandiera su una struttura del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti” che non sia quella degli Stati Uniti o di altri governi, o quella che sostiene i prigionieri di guerra, i soldati scomparsi in combattimenti, gli ostaggi e gli americani ingiustamente imprigionati.”
Ciò non impedisce peraltro di esporle in altre zone dell’ambasciata o all’interno degli uffici, sostengono i democratici.
Pur avendo firmato la legge, la Casa Bianca ha dichiarato sabato che cercherà di trovare un modo per abrogare il divieto in esame.
“Biden ritiene che sia stato inopportuno abusare del processo essenziale per mantenere il governo aperto comprendendo questa misura che prende di mira gli americani LGBTQI+”, ha dichiarato un comunicato della Casa Bianca, aggiungendo che il presidente “è impegnato a lottare per l’uguaglianza LGBTQI+ in patria e all’estero”.
La Casa Bianca ha dichiarato che, pur non essendo riuscita a bloccare la proposta, “è riuscita a sconfiggere oltre 50 altre misure che attaccano la comunità LGBTQI+ e che i repubblicani del Congresso hanno tentato di inserire nella legislazione”.
A differenza dell’amministrazione Trump – che aveva imposto di far sventolare solo la bandiera statunitense dai pennoni delle ambasciate – l’amministrazione Biden si è fortemente impegnata nei confronti dei diritti LGBTQ e ha incoraggiato le rappresentanze diplomatiche USA a esporre la bandiera arcobaleno durante il mese del Pride.