Il deputato repubblicano del Wisconsin, Mike Gallagher, ha deciso di dimettersi e lasciare così il Congresso entro il 19 aprile. L’addio di Gallagher, prima della fine del suo mandato, è un altro colpo per lo speaker Mike Johnson e per gli altri repubblicani della Camera, che vedono così assottigliarsi sempre di più la loro maggioranza.
Stando a quanto riferito dalla NBC, inizialmente il deputato del Winsconsin aveva deciso di dimettersi entro venerdì: in un secondo momento, invece, ha scelto di prolungare la sua permanenza fino al mese di aprile. In un post su X, Johnson, che è stato uno dei primi a venire a conoscenza della decisione di Gallagher, ha elogiato il “collega” per il “suo straordinario lavoro alla Camera”, e per aver “coraggiosamente esposto la minaccia che Pechino rappresenta per gli Stati Uniti”.
Gallagher, infatti, ricopre la carica presidente della commissione d’inchiesta sulla Cina, alla Camera dei Rappresentanti.
Ciò che è certo, è che le sue dimissioni potrebbero causare diversi grattacapi ai repubblicani. Con gli addii del quarantenne e di Ken Buck, deputato del Colorado, la maggioranza del GOP scende a quota 217, con solo quattro rappresentanti in più dei democratici. Ciò significa che lo speaker Johnson non potrà permettersi di perdere più di un voto per conservare la maggioranza nelle votazioni.
Secondo quanto affermato da una fonte anonima alla NBC, dietro la decisione di Gallagher non vi sarebbe alcuna motivazione di stampo politico: il deputato, infatti, vorrebbe solo trascorrere più tempo con la sua famiglia. Il suo seggio, dunque, resterà libero fino a gennaio.
Nella sua dichiarazione, il quarantenne ha affermato di aver lavorato a stretto contatto con i leader del GOP sulla tempistica del suo annuncio e che ora attende con ansia che Johnson nomini un nuovo presidente della commissione Cina.
“Sarò per sempre orgoglioso del lavoro svolto nei Comitati per i servizi armati e per l’intelligence, della presidenza della Cyberspace Solarium Commission e della presidenza del Comitato ristretto sul Partito comunista cinese”, ha spiegato il repubblicano del Wisconsin, “È stato davvero un onore servire la Camera dei Rappresentanti”.