Vladimir Putin dalla tv attacca anche l’Ucraina per l’assalto di venerdì sera a una sala da concerto a Mosca. Secondo le informazioni dei media russi, il bilancio dei morti ha superato quota 137, fra cui anche alcuni bambini.
Il Cremlino ha annunciato “11 arresti, fra cui 4 terroristi”. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis, e la Casa Bianca ha confermato che l’intelligence Usa aveva informato la Russia già da mesi di avere informazioni abbastanza specifiche che l’ISIS-K volesse compiere attacchi in Russia. Ma il capo del Cremlino ha puntato il dito anche su Kyiv: dai risultati parziali dell’inchiesta è emerso che dalla parte ucraina del confine era stata creata “una finestra” per permettere ai quattro attentatori del Crocus City Hall di Mosca di attraversare il confine, ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un discorso televisivo alla nazione.
“Identificheremo tutti coloro che sono dietro a questo atto terroristico e pagheranno per questo”, ha detto Putin, aggiungendo che i responsabili della strage al Crocus City Hall di Mosca hanno ucciso indiscriminatamente cittadini russi “come i nazisti”.
Funzionari dell’intelligence statunitense hanno confermato la rivendicazione dell’affiliato dell’IS. “L’ISIS è l’unico responsabile di questo attacco. Non c’è stato alcun coinvolgimento dell’Ucraina”, ha dichiarato in un comunicato la portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale Adrienne Watson.
Le drammatiche proporzioni dei bollettini provenienti da Mosca potrebbero aggravarsi ancora: nel teatro alla periferia nord-occidentale della capitale erano stati venduti 6.200 biglietti. Venerdì sera un commando di uomini armati in tenuta da combattimento ha aperto il fuoco e fatto detonare esplosivi nella sala: il Crocus City Music Hall di Krasnogorsk è stato completamente avvolto dalle fiamme, mentre almeno quattro uomini armati sparano con armi automatiche e la gente, in preda al panico, cerca disperatamente di mettersi in salvo. Non si sa ancora insomma quanti fossero in tutto gli assalitori, né quante persone potrebbero essere rimaste intrappolate dal fuoco.
Lo Stato Islamico ha rilasciato una nuova dichiarazione sabato su Aamaq, affermando che l’attacco è stato compiuto da quattro uomini che hanno usato fucili automatici, una pistola, coltelli e bombe incendiarie.
Secondo i servizi segreti di Mosca, quattro sospetti sono stati catturati nella regione di Bryansk, a pochi km dai confini con Ucraina e Bielorussia. Dopo l’attacco terroristico, gli assalitori avrebbero cercato di fuggire in auto e di attraversare il confine russo-ucraino, secondo l’FSB.
In un video degli interrogatori, condiviso dall’agenzia di stampa RIA Novosti, si vede un uomo sdraiato a faccia in giù sul terreno mentre un uomo russo, la cui identità non è stata rivelata, lo tiene per i capelli in modo che sia rivolto verso la telecamera.
“Cosa hai fatto in Turchia?”, gli chiede l’interrogante. “Lì [in Turchia] i miei documenti erano scaduti, ho attraversato il confine qui”, risponde il detenuto – identificandosi come Shamsutdin Fariddun e aggiungendo di essere nato il 17 settembre 1998. “Abbiamo sparato… alle persone… per soldi”, continua, sostenendo che gli era stato promesso un milione di rubli (circa 10.800 dollari).
In un altro video, si vedono alcuni agenti russi tagliare l’orecchio a uno dei presunti attentatori, sdraiato a terra.
Il Ministero degli Interni russo ha dichiarato sabato che i quattro sospetti uomini armati arrestati per l’attacco mortale di venerdì sera erano cittadini stranieri, alcuni dei quali probabilmente provenienti dal Tagikistan.

Le squadre di emergenza russe continuano a lavorare all’interno della grande sala da concerti. La situazione rimane difficile, motivo per cui i soccorsi e i lavori di sgombero delle macerie devono continuare 24 ore su 24, ha detto ai giornalisti il governatore della regione di Mosca Andrei Vorobiev. “Di conseguenza, quando rimuoveremo le macerie, vedremo il numero dei morti e dei feriti. Per questo stiamo facendo tutto il possibile per garantire il ritmo di lavoro necessario”, ha detto Vorobiev.
L’attacco è avvenuto mentre la folla si riuniva per assistere all’esibizione della famosa rock band russa Picnic.
Nei primi video pubblicati online si vedono tre uomini in uniforme imbracciare fucili e sparare a bruciapelo sulle personeorpi sparsi nell’atrio della sala da concerto.
Nell’immediato, diversi parlamentari russi avevano puntato il dito contro l’Ucraina – che giovedì è stata duramente colpita dall’aviazione di Mosca, causando blackout generalizzati a Kyiv e Kharkiv che hanno lasciato oltre un milione di persone senza accesso all’elettricità.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha tuttavia respinto con rabbia le accuse di Mosca come un tentativo di Putin e dei suoi luogotenenti di scaricare la colpa sull’Ucraina. “Stanno bruciando le nostre città e cercano di dare la colpa all’Ucraina”, ha dichiarato in una dichiarazione sul suo canale di messaggistica. “Torturano e violentano la nostra gente – e danno la colpa a loro. Hanno portato qui centinaia di migliaia di loro terroristi per combatterci sul suolo ucraino, e non si preoccupano di ciò che accade nel loro Paese”.
L’addetta stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha dichiarato in un comunicato che gli Stati Uniti considerano il gruppo dello Stato Islamico come un “nemico terroristico comune che deve essere sconfitto ovunque”.
All’inizio di marzo l’ambasciata statunitense a Mosca, seguita da molte altre ambasciate occidentali (tra cui la Farnesina), aveva comunicato ai propri connazionali di stare lontani dalle aree affollate della capitale russa a causa di possibili attentati “imminenti” da parte di estremisti contro grandi raduni.
Negli scorsi giorni l’FSB aveva dichiarato di aver sventato un attacco a una sinagoga di Mosca da parte di una cellula dello Stato Islamico.