Diventerà battaglia giudiziaria lo scontro fra la giornalista che ha denunciato per molestie sessuali il pornodivo di fama mondiale. Nei social italiani si sono create due fazioni: chi sostiene l’azione della cronista, chi scusa il comportamento dell’attore.
“Mi ha colpita nella mia dignità di donna, di giornalista, di professionista – dice la cronista di Adnkronos Alisa Toaff nel commento che ha rilasciato a Repubblica. – Dopo l’uscita dell’intervista mi ha bombardata di messaggi, gli ultimi due sono stati pesanti. Un atteggiamento sessista e soprattutto molesto. Per questo l’ho denunciato”. Per tre giorni, accuse reciproche e scambi con toni alti si sono ripetuti su social e sulla stampa. Questo accadeva prima che il caso venisse portato all’attenzione della polizia dall’avvocata Laura Sgrò, visto “il forte stato di agitazione” accusato dalla donna.
Tutto è iniziato nella hall dell’Hotel Parco dei Principi a Roma il 15 marzo, dove Toaff e Siffredi si sono incontrati per un’intervista destinata a promuovere l’uscita della serie TV Supersex sulla vita dell’attore. A testimonianza delle accuse una lista di messaggi scambiati via telefono tra i due, messi a verbale dalla cronista. Dopo il colloquio, Siffredi ha scritto alla giornalista per ringraziarla e ribadire i complimenti che la donna dice di aver ricevuto anche in occasione del primo contatto, commentando una foto sui social. Secondo Toaff, “quando l’ho contattato telefonicamente Siffredi era stato molto gentile”.
Dopo l’intervista, però, i messaggi vocali sono diventati più espliciti, con toni pesanti: “Sei veramente simpatica, troppo carina e bona… te lo posso dire! – si sente nella registazione raccolta dalla giornalista. – Quando ti stringevo non lo potevo dire troppo di più, però c… beh… lasciamo perdere che mi stavi a fa venì proprio una roba un po’ particolare. Però te l’ho detto per dirti che sei veramente una donna top, femminilità top”. In un altro messaggio, Siffredi torna sull’argomento: “Il problema è che sono sempre molto sensibile e ho sentito tanto. Quando è arrivata l’amica tua, ciao! Eravate in due e me ne sono scappato per non fare danni”.
Ma non è tutto. Toaff dice che la situazione è degenerata con attacchi violenti da parte di Siffredi dopo l’uscita dell’intevista. Andiamo per gradi. Prima della pubblicazione, all’attore è stato sottoposto il testo perché potesse confermare o rettificare i contenuti. L’uomo ha mostrato dapprima disappunto, poi ha chiesto che venissero eliminate alcune parti dallo scritto. “Mi aveva detto che Borghi era cupo nel film, che non si riconosceva nel sesso e nell’interpretazione – ha spiegato Toaff. – Poi mi ha fatto cambiare, allora abbiamo deciso in redazione di levare tutta la parte attinente alla serie TV come lui aveva chiesto. Proprio per evitare problemi, lui aveva chiaro anche il titolo. E poi, ripeto, tutto è stato registrato e sbobinato”. Richiesta eseguita, dunque, e l’uomo ha ringraziato.
Dopo la diffusione, però, tutto cambia. La giornalista ha ricevuto insulti pesanti e allusioni alla sua vita sessuale da parte di Siffredi. Subito dopo, infatti, l’attore se l’è presa con Toaff contestando le dichiarazioni che gli sono state attribuite. “Ci metti tanto del tuo e appesantisci, buona vita woman”, finisce il primo dei vocali del pornodivo. È l’inizio degli scambi che hanno portato la cronista a denunciarlo. L’ultimo messaggio di Siffredi: “A te credo che ti manchi il c…o perché se una donna arriva a essere così vuol dire che il c…o gli manca per davvero, ecco fatti una pausa, fatti una scorpacciata di c…i e imparerai a essere una persona normale”, si sente nella registrazione inviata a Toaff.
Il pornodivo ribatte: “Sono accuse gravi ma totalmente infondate. Ho le chat, ho le immagini della telecamera dell’hotel, ho dieci testimoni, ho i testi delle interviste come erano stati scritti”. In un’esclusiva al Corriere della Sera, dopo la querela, Siffredi spiega che: “Mi chiedeva in continuazione una consulenza sul sesso e in un momento di rabbia con lei e stress per la promozione della serie le ho risposto mettendola sullo stesso piano. Le ho chiesto scusa. Ma sono molestie queste?”
A Repubblica la giornalista ha dichiarato: “Siffredi mi diceva: Alisa, lo so che penserai che sono pazzo, ma tanto già lo pensi. Ho appena letto tutta l’intervista e niente. Non c’è nulla di tutto quello che avevo in testa e che mi ero immaginato. Non lo so perché ho queste allucinazioni, che vedo tutto male. Probabilmente dai, non lo so, scusami. Non hai scritto nulla di sbagliato. Mi dispiace. Gli ho detto chiaramente che lo avrei denunciato per quelle parole”.