Julie Robinson Belafonte, ex moglie e vedova del famoso artista statunitense Harry Belafonte (scomparso lo scorso aprile a 96 anni) è morta il 9 marzo a Los Angeles a 95 anni presso una residenza assistita dove viveva da quasi due anni, dopo aver vissuto per decenni a Manhattan. Lo ha comunicato la famiglia.
Insieme al marito Harry Belafonte che sposò nel 1957 dopo che lui aveva divorziato dalla prima moglie, Robinson è stata una attivista impegnata nella causa dei diritti civili negli anni ’60 contro il razzismo e l’intolleranza verso quelle che erano definite coppie “meticce” perchè appartenenti ad etnie diverse: lei infatti era bianca e lui caraibico-americano.
Il matrimonio interrazziale in quegli anni era raro in America e in molti Stati addirittura illegale. Il fatto che Belafonte avesse divorziato da una donna nera e avesse sposato una bianca era considerato un enorme scandalo. La loro unione era accettata solo all’interno di alcuni circoli liberali, ma altrove lui e Julie furono costretti ad affrontare per quasi tutta la loro vita matrimoniale critiche e umiliazioni.
Nonostante tutto Julie Robinson non si arrese mai: è stata durante il corso della sua eclettica carriera una ballerina, una coreografa, un’insegnante di danza, un’attrice e una produttrice di documentari. Dopo avere vinto a 16 anni una borsa di studio per la Katherine Dunham School of Dance di Manhattan diventò presto insegnante della scuola; tra i suoi studenti ci furono Marlon Brando e Alvin Ailey, celeberrimo fondatore dell’omonima compagnia di danza.
All’inizio degli anni ’50 era a Hollywood dove lavorò come aiuto coreografa per le sequenze di danza in un film ottenendo piccole parti in pochi altri, tra cui Mambo, il film del 1954 con Silvana Mangano e Vittorio Gassman ambientato in Italia e prodotto da Dino De Laurentiis e Carlo Ponti, e Lust for Life, il film biopic del 1956 su Vincent Van Gogh con Kirk Douglas e Anthony Quinn. Ma fu nel sul set del musical Carmen Jones del 1954 che incontrò Harry Belafonte.
Per anni la coppia è stata al centro dell’attenzione mediatica; insieme a Harry e ai figli David e Gina, Julie ha viaggiato negli Usa e in altri paesi del mondo seguendo i numerosi concerti del marito durante gli anni ’50 e ’60, un’occasione che i due attivisti sfruttavano per divulgare l’immagine di una felice famiglia interrazziale.
Sempre a fianco del marito organizzò diverse raccolte fondi per i gruppi per i diritti civili, tra cui il Rev. Dr. La Southern Christian Leadership Conference di Martin Luther King Jr. e il più militante Student Nonviolent Coordinating Committee.
I due si separarono nel 2007. Julie Belafonte scelto di dedicarsi alla produzione di due documentari, Ritmo del Fuego (2006), sul patrimonio culturale africano a Cuba e nei Caraibi, e Flags, Feathers and Lies (2009), sulla tradizione indiana del Mardi Gras a New Orleans.