La proposta del Consiglio Comunale di Chicago di cambiare nome a Columbus Drive, nella città del vento, facendolo diventare Barack Obama Drive, ha provocato l’ira del JCCIA, acronimo del Joint Civic Committee of Italian Americans. Per l’associazione italo americana si tratta di un’idea “sconsiderata” che cancellerebbe il nome di Cristoforo Colombo dando rilievo a una minoranza, quella afroamericana, a spese di un’altra – quella degli italiani d’America.
L’ordinanza è stata proposta dall’alderman o consigliere comunale Lamont Robinson. In un post su X, Robinson ha scritto che c’è necessità di “onorare più uomini neri e questo è un piccolo contributo. I bambini di Chicago meritano di vedere che possono fare la storia dei neri e fare di Chicago anche una destinazione turistica come luogo della storia dei neri”. E chi meglio di Barack Obama, coi suoi legami con Chicago? L’ex presidente – due mandati alla Casa Bianca, primo afroamericano alla guida del paese, leader carismatico – non è nato nella città, bensì alle Hawaii; però a Chicago è nata la moglie Michelle, e la carriera politica di Barack a Chicago si è sviluppata, in Illinois fu eletto prima senatore dello Stato nel 1996, poi senatore al Congresso di Washington, in una ascesa fulminante che nel 2008 lo vide vincitore delle presidenziali.
La polemica si lega più in generale all’ampio dibattito sulla cosiddetta cancel culture, il desiderio di spodestare immagini, simboli, e dunque statue e toponomastica legate a certi personaggi non necessariamente gloriosi per tutti, anzi fonti di rabbia per alcune comunità. In questo novero rientra anche Cristoforo Colombo, ‘scopritore’ dell’America ma, secondo le associazioni dei nativi americani e degli afroamericani, in realtà primo responsabile dell’arrivo degli europei nel continente, con tutto quel che ne seguì in termini di conquistadores, massacri, malattie, guerre e schiavitù, a nord e a sud di Panama.
Colombo, che peraltro pensava di aver solo trovato una nuova “via per le Indie”, non poteva sapere tutto questo; ma in gioco è il concetto stesso di “scoperta” dell’America da parte degli europei come un evento glorioso.
In ogni caso il JCCIA non contesta l’intitolazione di una strada a Obama, ma chiede “perché dovrebbe essere a spese di un gruppo etnico e perché un’idea così nobile debba essere collegata a un atto offensivo per gli oltre 500mila americani di origine italiana nel territorio di Chicago. Sarebbe meglio rinominare un pezzo di South Greenwood Avenue dove è la residenza degli Obama, o di Stony Island Avenue dove si trova la Barack Obama Presidential Library”.
Columbus Drive si chiamava Inner Drive fino al 1933, quando fu intitolata all’esploratore genovese.