Negli ultimi tempi, numerosi criminali continuano a mischiarsi tra migliaia di turisti che ogni giorno sbarcano negli Stati Uniti. Secondo un rapporto del dipartimento di polizia di Los Angeles, una delle mete predilette dei malfattori, questi ultimi provengono per lo più da Cile, Ecuador, Colombia e Perù.
Una volta giunti negli States, i malviventi prendono di mira i quartieri più ricchi delle città, dove sono soliti svaligiare le case e le ville più ambite. Questi episodi continuano ad essere sempre più frequenti, non solo presso la Città degli angeli, ma anche a New York e nel Michigan. Gli scassinatori, per entrare negli USA, approfittano di un programma di esenzione dal visto, promosso nel 2014 proprio per stimolare i turisti provenienti dai paesi citati in precedenza.
Pochi giorni fa, dopo l’arresto in Arizona di un diciassettenne cileno, protagonista di un furto di gioielli a Los Angeles, la polizia della città californiana ha annunciato l’istituzione di una task force che avrà il compito di mettere un freno alle scorribande di questi “turisti-rapinatori”. In realtà, il ragazzo era stato inizialmente fermato settimane prima nell’area metropolitana di L.A, insieme ad altri tre connazionali, per aver svaligiato delle abitazioni. L’adolescente aveva mentito alle autorità, fingendosi venezuelano. Dopo essere stato consegnato all’unità dei servizi per l’infanzia e la famiglia, era fuggito facendo perdere momentaneamente le sue tracce.
Secondo gli esperti, la frequenza di questi furti è aumentata negli ultimi cinque anni, poiché i malfattori continuano a utilizzare il sistema dei visti turistici per “derubare gli americani”. Il programma, noto come ESTA, Electronic System for Travel Authorization, consente ai sudamericani di entrare negli Stati Uniti per un numero illimitato di periodi di 90 giorni.
Secondo un rapporto dell’FBI, una volta giunti nel Paese, questi “svaligiatori seriali” riescono a mettere le mani su bottini dal valore di milioni di dollari.
Naturalmente, questa situazione inizia a mettere a dura prova la pazienza delle autorità statunitensi, preoccupate per l’incolumità dei loro concittadini, che continuano a non sentirsi al sicuro. In particolare, il procuratore distrettuale dell’esclusiva Orange County, Todd Spitzer, si è scagliato contro il governo cileno, rifiutatosi di fornire agli USA informazione sulle “carriere criminali” di coloro che approfittano dell’ESTA per raggiungere il Paese.
“Il numero di crimini legati a questo tipo di personaggi è in forte aumento”, ha dichiarato il vice capo della polizia di Los Angeles, Alan Hamilton, “solo nel 2023, abbiamo registrato 93 episodi in un’unica area della città”. Hamilton ha inoltre spiegato all’LA Times che questi scassinatori utilizzano raramente le armi, ma sono invece dotati di dispositivi noti come “disturbatori”, utili per accedere al WiFi delle case e sbloccare così i sistemi di sicurezza.