“Ci trasferiamo dove Putin giocava con il cagnetto Dudù, useremo i bagni dove si specchiavano le ragazze di Berlusconi” ha scritto oggi Angela Giuffrida, la corrispondente in Italia del quotidiano The Guardian. È la sede della stampa estera a Roma a spostarsi dagli appartamenti di Via dell’Umiltà (non può disponibili, si prevede la trasformazione in hotel di lusso) a Palazzo Grazioli, a lungo residenza romana del premier; in linea d’aria poche centinaia di metri, ma dal punto di vista simbolico un passo gigantesco.
“Eravamo disperati perché al centro di Roma non c’erano luoghi idonei per noi, alla fine avevamo quasi smesso di cercare e un agente immobiliare ci ha consigliato il piano nobile di Palazzo Grazioli, specificando che era ex casa di Berlusconi. E noi pensavamo a una presa in giro, non è possibile, tutti i corrispondenti giornalisti a casa di Berlusconi, però andiamo a vederlo. È iniziato come uno scherzo, ma poi è stato molto positivo per noi” ha spiegato Esma Cakir, presidente dell’Associazione della Stampa estera, in un video alla vigilia dell’inaugurazione – a cui parteciperà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – della nuova sede della storica organizzazione nel piano nobile di Palazzo Grazioli a Via del Plebiscito.
“I corrispondenti, i nostri colleghi e le nostre colleghe già sono emozionati, non sono ancora entrati in questo posto ma non vedono l’ora di lavorare qui. Abbiamo molte richieste di aggiungere nuove scrivanie, perché non saranno più sufficienti in questo posto, e questa è una soddisfazione enorme”, ha aggiunto Cakir.
Berlusconi rifiutò sempre, da presidente del Consiglio, di andare a parlare alla sede della stampa estera, forse perché diffidava delle testate internazionali e dei loro giudizi senza filtri.