Jared Kushner, genero dell’ex presidente Donald Trump, starebbe per concludere importanti affari immobiliari in Europa, più precisamente in Albania e in Serbia. Stando a quanto riportato dal New York Times, i piani del signor Kushner nei Balcani sembrano essere stati realizzati in parte grazie alle relazioni costruite mentre il tycoon era alla Casa Bianca.
Il quarantatreenne, che durante la presidenza del suocero, come la moglie Ivanka, ha ricoperto la carica di “Consigliere senior”, ha detto di aver lavorato a questi progetti europei con Richard Grenell, che è stato per breve tempo direttore ad interim dell’intelligence nazionale sotto Trump, nonché ambasciatore in Germania e inviato speciale nei Balcani.
Tra gli obiettivi più ambiziosi di Kushner in Europa vi sono la realizzazione di un enorme albergo a Belgrado, da oltre 1500 camere, e la trasformazione di un’isola nei pressi della costa albanese in una meta turistica extra lussuosa. Un terzo progetto riguarda invece la località albanese di Zvërnec, dove il genero del tycoon vorrebbe costruire hotel e ville da sogno.

Per la realizzazione di questi importanti affari immobiliari, Kushner non solo si avvarrà dell’aiuto di Richard Grenell, che secondo i media statunitensi sgomita per assicurarsi un posto nel prossimo governo Trump, qualora quest’ultimo dovesse vincere le elezioni di novembre, ma anche di ben due miliardi di dollari fornitigli del Fondo Pubblico di Investimento dell’Arabia Saudita. “Siamo davvero entusiasti”, ha dichiarato il quarantatreenne, “non abbiamo ancora finalizzato questi accordi, ma abbiamo lavorato duramente e siamo davvero vicini”.
Kushner ha creato la sua società d’investimenti, l’Affinity Partners, una volta lasciata la Casa Bianca, “approfittando” dei legami costruiti nelle trattative governative in Medio Oriente, che includevano uno rapporto piuttosto stretto con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. In questo modo, dunque, l’ex consigliere anziano ha finito per assicurarsi non solo i 2 miliardi di dollari dall’Arabia Saudita, ma anche centinaia di milioni provenienti dai fondi degli Emirati Arabi e dal Qatar.

A ciò, si è aggiunta la mediazione di Grenell, che negli anni ha mantenuto i suoi contatti nei Balcani, agevolando così il lavoro di Kushner. Da quando il tycoon ha lasciato la Casa Bianca, l’ex direttore ad interim dell’intelligence nazionale gli è rimasto sempre fedele, difendendolo in più occasioni pubblicamente e sentendolo regolarmente. Stando a quanto riportato dal New York Times, qualora Trump dovesse battere Joe Biden alle presidenziali di novembre, Grenell sarebbe pronto a far parte della sua amministrazione. L’ambizione dell’ex ambasciatore statunitense è quella di ricoprire la carica di Segretario di Stato.
Mentre Kushner cerca di portare avanti i suoi progetti, c’è chi dall’altra parte dell’Oceano proprio non vede di buon occhio i movimenti della famiglia Trump in Europa. In particolare, Robert Weissman, presidente di Public Citizen, ha dichiarato: “A questo punto della campagna elettorale, Kushner dovrebbe congelare i suoi affari. Questo particolare piano di investimento sembra coinvolgere il peggio di ogni tendenza corrotta esistente all’interno della famiglia Trump”.
“Nessuno mi ha regalato nulla”, dichiara invece il genero del tycoon, “Opero in modo abbastanza meticoloso e questi investimenti creeranno molti benefici per le comunità locali, per i nostri partner e i nostri investitori”.