A San Pietroburgo, una studentessa di 21 anni stata arrestata e portata in cella per aver lanciato una bottiglia molotov sotto il portico della scuola n. 358, dove sono allestiti due seggi per le elezioni presidenziali in Russia. Secondo “informazioni preliminari” citate dalla stampa russa, la ragazza avrebbe accettato di compiere il gesto dietro pagamento, su istruzioni ricevute tramite un canale Telegram ucraino.
Le immagini sono state diffuse dal tribunale di San Pietroburgo. Secondo una dichiarazione dell’ufficio stampa del tribunale, la giovane ha danneggiato un pannello informativo nel seggio elettorale e si dichiarata colpevole delle accuse a suo carico.
In Russia, almeno nove persone sono state arrestate per aver attaccato i seggi elettorali venerdì 15, versando coloranti nelle urne o provocando incendi. Siamo al secondo giorno delle elezioni presidenziali; la vittoria di Vladimir Putin è ampiamente attesa, i candidati alternativi sono di facciata, tutti i dissidenti sono fuori gioco – incluso Aleksey Navalny, tornato in Russia dopo aver subito un avvelenamento ma poi arrestato, condannato e morto in un carcere della Siberia il 16 febbraio 2024.